Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
Goro. Nel pomeriggio del 5 maggio i carabinieri della stazione di Goro hanno arrestato un 18enne disoccupato del posto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nella stessa giornata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ferrara per i reati di maltrattamenti contro familiari, estorsione e lesioni personali.
Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ferrara, è emerso che il giovane, già dal 2020, avrebbe costretto i genitori a subire continue vessazioni psicologiche, ingiurie, percosse ed estorsioni, culminate in una aggressione fisica lo scorso 2 aprile quando aveva addirittura minacciato di morte il padre, reo di non avere assecondato la sua ennesima richiesta di denaro, colpendolo con una pala che gli aveva provocato delle lesioni di media gravità.
Da anni, infatti, i genitori dell’indagato sarebbero stati costretti a vivere in un costante stato d’ansia e di timore continuo per la loro incolumità, poiché il figlio, tra le mura domestiche, aveva un atteggiamento aggressivo, arrogante e intimidatorio che sfociava spesso in episodi di violenza verso mobili e suppellettili e fisica verso gli stessi congiunti.
Il giudice quindi, concordando con gli esiti delle indagini dei carabinieri e della Procura, ha emesso una misura di custodia in carcere poiché, oltre alla gravità indiziaria emersa dalle numerose testimonianze e interventi di carabinieri e sanitari, sussisterebbe poi anche il concreto e attuale pericolo che il giovane commetta nuovamente i gravi reati che gli vengono contestati non essendo in grado di contenere la propria aggressività.
Al termine delle formalità di rito, il 18enne è stato quindi trasferito dai militari presso la casa circondariale di Ferrara in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
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