Recensioni
7 Maggio 2023
Fino al 31 luglio c’è “Naturale Artificiale” percorso di istallazioni del movimento artistico Cracking Art: “Non ci sentiamo agli antipodi di Ultima Generazione, ciò che ci differenzia è l’intento”.

Isola di Albarella. Una alchimia perfetta tra natura, sport, mare e arte del Parco Delta Po

di Redazione | 4 min

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Una famiglia di caprioli numerosa e baldanzosa che attraversa la spiaggia mentre pranzi in un delizioso ristorante dell’Isola, vista mare. Solo per questo meriterebbe andare ad Albarella. In linea con il credo di Albarella, che esprime una spiccata sensibilità nei confronti della natura e ne ha fatto un elemento distintivo per i propri ospiti, dall’8 aprile al 31 luglio 2023 propone una installazione ideata dal movimento  artistico Cracking Art conosciuto per la creazione di opere urbane caratterizzate da animali giganti in plastica rigenerata o rigenerabile, realizzate tramite il sistema rotomoulding che permette l’utilizzo di poco materiale ed evita sprechi.

Sono opere d’arte grandi e colorate, e rubano sorrisi quando meno te lo aspetti, e raccontano di un impegno sociale e ambientale. “Naturale Artificiale” è il nome del percorso di installazioni e nasce da una ricerca che coniuga (benissimo) l’arte e la natura. Da una parte voi di Cracking Art, coniugate arte, bellezza, natura e sostenibilità ambientale. Dall’altra c’è Ultima Generazione che imbratta opere d’arte per motivi sempre ambientali, ma con modalità opposte alla bellezza, anzi la bellezza viene sporcata, che ne pensate?

“Non ci sentiamo agli antipodi di Ultima Generazione. A volte la presenza delle nostre opere è considerata da alcuni inadatta, fuori luogo perché modifica un’ambiente che viene sentito come intoccabile e in effetti talvolta così è stato proprio per nostra scelta – raccontano – inserire elementi fantastici che modificano la percezione dei luoghi fa parte della nostra estetica. Ci sentiamo affini al desiderio di UG di attirare una attenzione che porti alla riflessione collettiva su temi fondamentali che riguardano tutti. Ciò che ci differenza è l’intento, noi facciamo arte e abbiamo come obbiettivo l’empatia mentre loro realizzano azioni di disobbedienza che possono attirare antipatie. Lavoriamo su emozioni diverse” – commentano – in realtà danni reali non ne fanno e le loro azioni di imbrattamento vengono cancellate velocemente. Questo è un aspetto che andrebbe sempre tenuto presente quando si valuta il loro operato per comprenderne il vero significato. Purtroppo la bellezza (e in questa bellezza inseriamo anche l’essere umano) viene quotidianamente sporcata, trascurata e abbandonata. Compiere azioni non violente e non irrimediabili che denunciano questo atteggiamento non è secondo noi da condannare”.

Le istallazioni Cracking Art vengono affiancate da raccolte fondi destinati a progetti culturali del territorio che ospitano le opere, come procedono queste raccolte? “Il progetto Arte Rigenera Arte è nato nel 2013 dal desiderio di lasciare una traccia tangibile del miglioramento, sociale e personale, al quale aspiriamo realizzando le nostre installazioni” commentano gli artisti del movimento “da allora abbiamo raccolto più di duecentomila euro che sono stati impiegati per restauri di opere d’arte o manoscritti antichi, ristrutturazioni di teatri o edifici di interesse storico, abbiamo finanziato ricerche scientifiche e progetti di digitalizzazione di archivi di documenti. Le raccolte fondi non sono gestite direttamente da noi ma da realtà locali con le quali collaboriamo per giungere al miglior risultato possibile. Credo sia questo il motivo del grande successo che sempre riscuotono: il coinvolgimento delle persone del luogo per un obbiettivo che gli appartiene. Si crea una comunità che partecipa ad un obbiettivo raggiungibile, ed è questo a cui le persone credono. Partendo da questo semplice spunto le persone sono portate a sentirsi partecipi del miglioramento ed è questo ciò che conta: sentire che la cultura appartiene a tutti”.

Albarella è un’isola verde privata, ad accesso limitato e controllato, immersa nel Parco del Delta del Po, una delle zone umide più vaste in Europa, in Provincia di Rovigo. La potremmo considerare una “legatura di valore” tra il Parco Delta Po Veneto e quello dell’Emilia-Romagna, tra le province di Rovigo e Ferrara. Un punto di incontro tra territori un punto di arrivo per tanti turisti, anche stranieri, che scelgono di andare in questa Isola di 528 ettari di estensione, coperti da macchia mediterranea, oltre 150 specie arboree diverse tra le quali il pioppo bianco, da cui la località ha preso il nome. L’unico collegamento con la terraferma è un ponte. Oltrepassato quello ci si immerge in un mondo dove sport, natura, tramonti emozionanti e animali selvatici convivono pacificamente con l’uomo. È un’oasi di pace e silenzio. La bicicletta è il mezzo migliore per girare l’isola, insieme al golf car.

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