Jolanda
20 Aprile 2023
Alla ribalta la necessità di mettere a frutto le intelligenze e le tecnologie italiane, per continuare l’azione strategica di rimettere l’agricoltura al centro e di dare un valore al Made in Italy

Coldiretti, nuovo accordo per l’innovazione in campo tra Bonifiche Ferraresi e Sdf

di Redazione | 3 min

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Jolanda di Savoia. A Jolanda di Savoia, presso la sede di Bonifiche Ferraresi, si è tenuta a battesimo la nuova collaborazione operativa tra Coldiretti, Bf e gruppo Sdf, colosso italiano nella produzione di trattori, macchine da raccolta e motori diesel (Same Deutz Fhar).

Presenti amministratori di Bonifiche Ferraresi (Bf) con il presidente Michele Pisante e l’amministratore delegato Federico Vecchioni, del Gruppo Sdf Con l’amministratore delegato Lodovico Bussolati, e in rappresentanza di Cai Gianluca Lelli e di Ibf Agronica Roberto Mancini, oltre al presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini accompagnato dal segretario generale, Vincenzo Gesmundo.

Tra l’attento pubblico molti agricoltori e diversi rappresentanti di Coldiretti Emilia-Romagna, con il direttore regionale Marco Allaria Olivieri, i direttori provinciali, molti presidenti, rappresentanti dei giovani e dei movimenti.

Alla ribalta la necessità di mettere a frutto le intelligenze e le tecnologie italiane, per continuare l’azione strategica di Coldiretti di rimettere l’agricoltura al centro e di dare un valore al nostro Made in Italy.

Anche affrontando e sfidando volontà assai avverse al nostro modello produttivo, al nostro agroalimentare, come ha evidenziato il segretario generale, Gesmundo, insistendo sulla battaglia contro il cibo sintetico, sul quale Coldiretti ha saputo accendere i riflettori, mettendo in evidenza un tentativo di far passare sotto silenzio o quasi un mortale attacco all’agricoltura italiana ed europea, che inizia a prendere coscienza delle nefande conseguenze del progetto delle lobby che vorrebbero mettere le mani sul cibo e ridurre a giardini improduttivi i nostri territori.

Il presidente Prandini ha ripercorso le motivazioni dell’impegno di Coldiretti nel rapporto con Sdf, facendo incontrare due mondi che all’inizio non si parlavano dicendo invece “ragioniamo insieme”, “costruiamo un meccanismo e dimostriamo che l’Italia può vincere e può rappresentare un punto di riferimento per la crescita di tanti altri paesi”.

“L’Italia – ha sottolineato Prandini – è il punto più avanzato in termini di strategia nelle filiere agroalimentare, e vogliamo portarlo nel mondo dimostrando che anche paesi che vivono ancora oggi una situazione di difficoltà possono prenderci come modello, con la grande ambizione di essere un domani un grande riferimento economico e modello sociale e di sviluppo, per quei paesi e quei continenti dove oggi questo manca, senza aver paura di competere per conquistare i mercati internazionali”. “Coldiretti è l’unica rappresentanza economica che ha il coraggio di sfidare quei meccanismi e quelle logiche – ha concluso Prandini – che per troppi anni ci hanno appartenuto. E auspica a divenire punto di riferimento insieme a tutti quei soggetti di carattere economico che amano il nostro paese e vogliono portare l’Italia nel mondo, attraverso una crescita continua e costante, ma soprattutto evitando tutte quelle forme di speculazione che hanno impoverito il comparto agricolo e agroalimentare”.

Le conclusioni dell’assessore regionale Alessio Mammi hanno sancito il riconoscimento al progetto Coldiretti e l’adesione convinta al no al cibo sintetico, come confermato da oltre il 70% dei cittadini italiani e testimoniato dalle oltre 500mila firme raccolte in tutta Italia e dalle numerose delibere di sostegno provenienti da enti e amministrazioni locali di ogni colore politico.

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