C’era una volta a Ferrara un cinema che si proponeva di essere un punto di incontro e di riferimento per quelli che amano la cultura e il cinema di qualità.
Era un luogo per tutti: dagli spettacoli teatrali per i più piccoli, il cinema per le scuole al mattino, le rassegne cinematografiche il pomeriggio, mentre la sera lo storico e competente operatore cinematografico Giorgio ci deliziava serate memorabili attraverso la ricerca oculata di film che avevano parecchio di interessante da raccontare.
Il cinema Boldini aveva la capacità di essere un modo e un attrattiva per far crescere culturalmente ogni generazione di persone. A tal proposito ringrazierei tutti coloro i quali lo hanno voluto e sostenuto nel corso degli anni penso alla famiglia Maisto, Alberto Ronchi, Roversi e altri.
In tutta sincerità mi chiedo ancora oggi se si è voluta la ristrutturazione per annientare definitivamente un luogo simbolo, e un certo modo di vedere e capire le cose.
Ora passando di là si vedono le finestre aperte e colombi che colonizzano gli ambienti oltre ad attrezzature abbandonate da tempo nel cortile antistante e non oso pensare che fine possano aver fatto le modernissime apparecchiature digitali. Una vera caduta di stile oltre ad una umiliazione al senso civico e alla cultura in una città che si vuol vendere proprio per la cultura .
Non ne faccio una questione politica ma è quanto mai opportuno che il comune e questa amministrazione in particolare si impegni attivamente per il recupero della struttura e delle attività del cinema d’essai. Personalmente vedo una città che offre sempre di meno sotto il profilo di attrattiva e crescita culturale per i suoi giovani.
Mauro