Economia e Lavoro
31 Marzo 2023
Lo stop a cessione dei crediti e sconto in fattura "una bomba a orologeria". In provincia a rischio tra i 500 e i 1000 posti di lavoro

Edilizia e ‘crediti incagliati’, grido d’allarme di associazioni di categoria e sindacati al prefetto di Ferrara

di Redazione | 3 min

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Il 29 marzo il prefetto di Ferrara, Rinaldo Argentieri, ha ricevuto la delegazione del settore costruzioni costituita da tutte le associazioni datoriali e sindacali che partecipano alla Cassa Edile di Ferrara (Ance Emilia, Agci Produzione e Lavoro, Cna Costruzioni Ferrara, Confartigianato Ferrara, Confcooperative Lavoro e Servizi Ferrara, Legacoop Estense, Feneal-Uil Ferrara, Filca-Cisl Ferrara e Fillea-Cgil Ferrara).

Le associazioni hanno chiesto al prefetto, quale rappresentante del Governo in provincia, di essere ricevuti per poter testimoniare il rischio che il settore sta correndo a causa dei cosiddetti ”crediti incagliati”, ovvero i crediti d‘imposta acquisiti delle imprese edili che si sono rese disponibili a concedere lo ”sconto in fattura” ai propri clienti e che sono fermi da mesi nei cassetti fiscali, in attesa di essere liquidati. In 15 mesi (da novembre 2021 con la normativa antifrode sino a febbraio 2023 con il Dl n. 11 del 16 febbraio scorso) si contano ben 18 provvedimenti (tra decreti e leggi di conversione) per circa 22 modifiche normative, quasi 1 ogni 45 giorni, alcune anche con effetti retroattivi. Con l’ultimo intervento ad opera del Dl 11/2023, si è arrivati al blocco totale della cessione dei crediti e a una situazione che rischia di diventare esplosiva.

La valutazione delle associazioni è che interrompere improvvisamente e inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura senza soluzioni che affrontino il contingente sta provocando problemi sui crediti ai bonus edilizi importantissimi. Si tratta di 19 miliardi di euro già maturati a livello nazionale, diverse centinaia di milioni a livello locale, che se non pagati mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia (a Ferrara sono a rischio tra i 500 e i 1000 posti di lavoro).

Il timore espresso al prefetto è che la sottovalutazione di questo problema rischia di condannare anche il nostro territorio a una brusca frenata e a un pericoloso crollo di fiducia. Una vera e propria bomba a orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese. Il blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali sta infatti creando una vera e propria crisi sistemica nell‘economia italiana.

La richiesta avanzata è di aprire al più presto un confronto, a livello nazionale, sul futuro della politica di riqualificazione degli edifici, dopo la risoluzione del blocco dei crediti pregressi. Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi internazionali ed europei sul efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale impongono stabili strumenti di sostegno pubblico di medio e lungo termine per intervenire sul nostro patrimonio edilizio, tra i più vetusti ed energivori del continente, esposto ad elevatissimi rischi sismici e idrogeologici; e che per gli immobili energivori di famiglie a basso reddito risulteranno indispensabili strumenti quali la cessione del credito e lo sconto in fattura. Gli effetti positivi sull‘ambiente, sul consumo energetico e sulle finanze pubbliche dei superbonus sono stati tali, secondo la valutazione delle associazioni intervenute in Prefettura, da ridurre in modo drastico, se non da annullare, l‘onere reale che graverebbe sul debito pubblico italiano, che tanto preoccupa le nostre autorità nazionali e che tanto sconcerto sta creando nell‘opinione pubblica italiana.

Il prefetto ha ascoltato con attenzione la disamina offertagli delle problematiche del settore edile nella provincia, condividendo preoccupazioni per la forte crisi di liquidità nelle imprese che ne mette seriamente a rischio l’operatività, rischiando di determinare pesanti ricadute occupazionali e sociali. Il prefetto ha pertanto assicurato che si farà immediatamente portavoce presso le autorità di Governo del grido di allarme che si leva coralmente da tutte le componenti d’impresa e sindacali del settore edile di Ferrara.

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