Il mercato del gusto “Il Cibo è chi lo fa” torna per il weekend prima di Pasqua, venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile 2023 (ore 10-20), in piazza Trento e Trieste a Ferrara, con una quarantina di produttori provenienti da tutt’Italia.

Alla presentazione dell’evento sono intervenuti l’assessore alle Attività Produttive Fiere e Mercati Angela Travagli, il presidente della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara Massimiliano Urbinati, i referenti organizzativi della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara Silvia Bozzato e Luca Deserti.

“Questa manifestazione – ha sottolineato l’assessore Travagli – è più di un evento commerciale e si offre come occasione esperienziale per i cittadini e per i turisti. Non semplicemente un luogo dove acquistare cibo di produzione artigianale, ma un’esperienza con la possibilità di narrazione di prodotti che hanno una loro identità e che qui è possibile conoscere e approfondire. È un’iniziativa che si inserisce in una visione nuova della città che vogliamo e che viene messa a sistema con gli altri eventi di identificazione del nostro territorio, come il Mercato contadino che sarà nella vicina piazza del Municipio, come ogni prima e terza domenica del mese. Occasioni che mandano il messaggio della qualità del cibo, che è anche qualità della vita. Le occasioni di contaminazione e confronto tra popolazione e produttori sono importanti per capire la provenienza di ciò che mangiamo. Appuntamenti che, da un anno a questa parte, si sono arricchiti del valore aggiunto della collaborazione con l’istituto Navarra e Vergani, con gli studenti che, durante il secondo appuntamento mensile del Mercato contadino, offrono alla cittadinanza dimostrazioni pratiche della lavorazione delle materie prime, con possibilità di degustazione”.

“La manifestazione – ha fatto notare il presidente della ‘Strada dei vini e dei sapori’ nonché dirigente scolastico dell’Istituto superiore Vergani-Navarra Urbinati – è partita nel 2005 e, ora che ha raggiunto la maggiore età, offre un grande livello di sensibilità con una visione predittiva di quello che può essere il futuro, grazie all’idea dell’assessore Angela Travagli che ha voluto creare anche un connubio tra scuola e lavoro caratterizzato dal principio identitario. Un’iniziativa che ha già una sua storia nel panorama degli eventi cittadini e che è coerente con i valori dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.

Silvia Bozzato e Luca Deserti dell’associazione ‘Strada dei vini e dei sapori’ hanno ricordato che l’idea di inserire le produzioni locali in un contesto di eccellenze è finalizzata proprio alla valorizzazione degli elementi distintivi e di qualità del territorio.

Anche quest’anno saranno numerosi i produttori da tutta Italia e solo per citare alcuni prodotti: parmigiano Reggiano di Montagna delle Vacche Rosse, speck e canederli, strudel e spatzle, olio extra vergine Bio Pugliese, l’nduja calabrese per i palati più forti, pesce di lago sott’olio, il pampepato nostrano e tutte le derivazioni dolci con il cioccolato, dolci al taglio con crema, frutta, glasse e caramelli, i taralli pugliesi declinati in tutte le loro varietà dai nuovi fave e cicoria al più gettonato croccantino e rum, la porchetta di Ariccia, dolci a base di nocciole e mandorle per chi ama la frutta secca alla più classica sbrisolona, liquori e distillati, peperoncini per tutti i palati, la focaccia genovese doppia sfoglia senza lievito in varie declinazioni tra cui la classica all’olio e sale , quella con cipolla o patate e stracchino o olive, il cioccolato di Modica, miele di montagna di collina e di pianura, il vino e la grappa di visciole, formaggi di capra, i pizzoccheri, la polenta taragna, succhi e confetture bio, mostarde… e veramente tanto tanto altro.

In contemporanea alla manifestazione, continua l’impegno della Strada nella promozione del prodotto del territorio ferrarese e infatti in piazza del Municipio ci saranno i produttori agricoli del Mercato Contadino di Ferrara, dalle 8 alle 19: in entrambe le attività si persegue il medesimo obiettivo di valorizzazione della filiera e della valorizzazione delle produzioni tradizionali.