
Leonor Fini, Le crépuscule du matin, 1979
Sono cinque le opere al femminile di proprietà delle gallerie civiche di Ferrara che saranno temporaneamente esposte nei prossimi mesi tra il Trentino e la Sardegna.
La giunta comunale ha infatti deliberato il prestito di tre opere di Leonor Fini – grande pittrice dalla vita avventurosa (oltre che scenografa, costumista, scrittrice, illustratrice e disegnatrice) legata al suo maestro ferrarese Achille Funi – e di due opere su tessuto di Bona Tibertelli de Pisis, nipote di Filippo de Pisis e moglie dello scrittore francese Andre’ Pieyre de Mandiargues.
I quadri di Fini titolano: “La Mémoire infidèle”, e “Le crépuscule du matin”, sono entrambi del 1979 ed entrambi realizzati con tecnica ad olio su tela. Nei prestiti d’opera della stessa autrice c’è anche un terzo lavoro, un “Ritratto di Achille Funi”, del 1929, una matita su carta. Tutti saranno esposti al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto dal 15 luglio al 19 novembre 2023 per la rassegna dal titolo: ‘Leonor Fini e Fabrizio Clerici. Realismo irreale’. La mostra è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, è curata da Beatrice Avanzi e Victoria Noel-Johnson, esperte storiche dell’arte. La Mémoire infidèle e Le crépuscule du matin sono state due delle opere più significative della mostra dossier allestita al Castello estense fino al 20 febbraio di quest’anno e intitolata, appunto: ‘La memoria infedele. La seduzione delle immagini da de Chirico a Schifano’.
Alla Sardegna, invece, e nello specifico al territorio di Nuoro sono destinati due capolavori di Bona Tibertelli appartenenti al Museo d’arte moderna e contemporanea “Filippo de Pisis” di Ferrara. Si tratta del “Triptyque de naissance, (Renaissance)” – datato 1965 – 83, e realizzato come assemblaggio di stoffe su tela (collage tessile e olio su tela) nella forma di trittico incernierato e chiudibile – e de “La Tour de la peur”, del 1982, realizzato in tecnica mista su tessuto. Saranno entrambi esposti al pubblico al Museo Nivola di Orani (Nuoro) dal 1 giugno al 30 ottobre 2023, per la mostra: “Sogni, metamorfosi e altre ossessioni surrealiste”, curata da Giuliana Altea, Antonella Camarda e Caterina Ghisu.
“Dal nord alle isole mostriamo all’Italia l’arte di due grandi artiste conservate nelle collezioni civiche”, dice l’assessore Marco Gulinelli, sottolineando come “dal sodalizio col Mart, nel segno di Vittorio Sgarbi che presiede le due istituzioni, e dalle collaborazioni con altri musei nascano importanti opportunità di valorizzare le collezioni, offrendo nuove vetrine e occasioni espositive per il patrimonio civico”.
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