Piccioni e nutrie, a Bondeno il sindaco autorizza abbattimenti e catture
Simone Saletti emette due ordinanze per la limitazione delle due specie "che creano pericoli potenziali o reali ai cittadini, agli imprenditori e agli agricoltori"
Bondeno. Con due apposite ordinanze, numero 12 e 13 del 2023, il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, ha autorizzato i coadiutori a effettuare operazioni di prelievo di colombi e piccioni di città e di limitazione della popolazione della nutria.
«In ambo i casi – evidenzia Saletti – si tratta di animali che creano pericoli potenziali o reali ai cittadini, agli imprenditori e agli agricoltori: da un lato, la presenza di piccioni nei centri urbani può causare un’emergenza ambientale e sanitaria per l’uomo, in quanto veicolo di microrganismi patogeni e di proliferazione di batteri conseguenti al loro guano. D’altro canto, la proliferazione incontrollata delle nutrie rappresenta una minaccia per la tenuta delle arginature, per la viabilità ordinaria lungo le strade e per la tutela della biodiversità».
In conseguenza di tutto ciò, sino a domenica 2 aprile, i coadiutori muniti di regolare abilitazione e autorizzazione potranno sparare o catturare con gabbie e trappole i colombi e i piccioni di città, e potranno catturare e abbattere le nutrie anche nelle corti coloniche, nelle immediate vicinanze delle abitazioni, in prossimità delle arginature dei canali o dei fiumi pensili, e nelle adiacenze delle strade e loro pertinenze. A rendere indispensabili le operazioni previste dall’ordinanza, oltre ai rischi sanitari già richiamati, «ci sono anche le segnalazioni di numerosi agricoltori, imprenditori e semplici cittadini – ricorda ancora il sindaco –, i quali ripetutamente hanno lamentato la massiccia presenza di piccioni intenti a cibarsi sugli appezzamenti agricoli, oppure la pericolosità della proliferazione delle nutrie, animale peraltro alloctono».
Ma c’è di più: «Nel corso del 2021, un’ordinanza del tutto similare fu impugnata al Tar dall’associazione Animal Liberation, e a seguito della sentenza (numero 496/21) il ricorso è stato rigettato – ricorda infine Saletti –, riconoscendo così implicitamente la correttezza dell’operato del Comune».
Le ordinanze hanno quindi una validità temporale limitata e sono utili per dare una maggiore efficacia ai metodi ecologici già previsti dal Piano regionale quinquennale.