Attualità
28 Marzo 2023
La celebrazione a duecento anni dalla scomparsa dello scultore, amico del ferrarese Leopoldo Cicognaga. Il 31 marzo giornata di studi alla biblioteca Ariostea organizzata da Ferrara Arte

Canova e l’amicizia con Cicognara, giornata di studi all’Ariostea

di Redazione | 3 min

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Il ferrarese Leopoldo Cicognara e il grande amico Antonio Canova, straordinario maestro del neoclassicismo in scultura, celebrato a circa duecento anni dalla sua scomparsa.

Venerdì 31 marzo, dalle 10 alle 13 (e, a seguire, dalle 14,30 fino alle 17, con successivi dibattito e conclusioni), si terrà presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara (sala Agnelli) una giornata di studi su queste due grandi figure dell’arte e della letteratura, promossa dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il  Comune di Ferrara e sostenuta dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova.

Curata da Gianni Venturi e Paolo Mariuz, la giornata intende celebrare, grazie agli interventi di studiosi di fama internazionale, due protagonisti indiscussi del neoclassicismo europeo: lo scultore di Possagno e lo storico dell’arte ferrarese. Tra i due intercorse un sodalizio che trovò espressione emblematica, da un lato nel monumentale ritratto di Cicognara (conservato a Ferrara, a palazzo Schifanoia) modellato da Canova, dall’altro, nel terzo volume della “Storia della scultura” di Cicognara titolato “Dal suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova”: un tributo incondizionato all’amico tanto da farlo figurare, a ragion veduta, come colui che con le sue opere aveva segnato un’intera epoca. Quasi a suggello del loro legame, nel 1822 Cicognara commissionò a Rinaldo Rinaldi una copia in marmo dell’Autoritratto di Canova (oggi a Venezia, in collezione privata): egli lo collocò accanto al proprio busto, scolpitogli dall’amico, in modo che i due effigiati si guardassero “con dolce malinconia”.

La giornata dedicata del 31 marzo, si inserisce nel contesto delle celebrazioni canoviane, a pieno diritto visto che a Ferrara sono conservate importanti testimonianze canoviane e dell’amicizia intercorsa tra Leopoldo Cicognara e Antonio Canova (oltre al busto a Schifanoia, proprio alla biblioteca Ariostea è conservata, tra le altre cose, una lettera autografa di Canova, firmata e datata Vienna, il 14 settembre 1805 e numerosi manoscritti di Cicognara, oltre alla copia di un busto in gesso dello stesso autore).

Al centro del programma dell’evento del 31 ci saranno interventi di alcuni tra i più prestigiosi studiosi dei due protagonisti: Gianni Venturi, Paolo Mariuz, Maria Teresa Gulinelli, Barbara Steindl (Kunsthistorisches Institut di Firenze), Giandomenico Romanelli (per molti anni direttore dei Musei civici veneziani e della Fondazione Musei civici di Venezia), Francesco Leone (Università degli studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara), Nico Stringa (Università Ca’ Foscari di Venezia), Enrico Noè (già ispettore presso la Soprintendenza ai beni artistici e storici di Venezia), Giovanni Giannelli, che ha diretto il restauro del monumento a Canova nella basilica ai Frari di Venezia. Non parteciperà, invece, lo storico dell’arte ferrarese Ranieri Varese, incappato in un diktat del presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi che, secondo quanto afferma, sarebbe la conseguenza di un diktat ricevuto a sua volta da Varese in merito a un appuntamento su Paolo Ravenna, una circostanza che però Varese smentisce.

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