La storia del profumo tra Venezia, Mantova e Ferrara
'Benzoino, cannella, zibetto e ambracane': la conferenza di Chiara Beatrice Vicentini sulla storia dell’arte del profumo tra ‘400 e ‘500
Ripercorrerà la storia dell’arte del profumo tra ‘400 e ‘500 la conferenza di Chiara Beatrice Vicentini, docente di Storia della Farmacia e del Farmaco all’Università di Ferrara, in programma martedì 28 marzo alle ore 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea, in via Scienze 17.
L’incontro a cura del Garden Club Ferrara sarà aperto da un saluto istituzionale di Mirna Bonazza, responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara e sarà introdotto dalla presidente del Garden Club Paola Roncarati.
La conferenza potrà essere seguita anche in diretta video sul canale Youtube Archibiblio web.
Viene percorso il mondo dell’arte del profumo in un itinerario a partire dal Quattrocento, preludio del tripudio del Cinquecento, tra laboratori privati di Corte, opere manoscritte e a stampa.
In primis le mude per l’approvvigionamento di preziose materie prime e i torchi di stampa veneziani: la prima edizione dei Secreti nobilissimi dell’arte profumatoria di Giovanventura Rosetti fu stampata a Venezia nel 1555.
La Coco Chanel dell’epoca, Isabella d’Este prima perfumera del mondo, a Mantova allevava a corte gli zibetti, non fidandosi delle forniture, per i suoi fantastici segretissimi formulati. A Ferrara il cinquecentesco Ricettario Medico Cosmetico Pseudo-Savonarola era ricco di ricette A far bella e profumata una donna, ma anche mirate alla profumazione legata all’igiene. Non mancava la profumazione degli ambienti, di accessori e di ornamenti.