Copparo
25 Marzo 2023
Anche i cimeli del gerarca Italia Balbo al museo di Copparo dove si svolgono le celebrazioni del 25 Aprile durante i festeggiamenti per il centenario dell'Aeronautica. Anpi e Pd parlano di "sconcerto", "notizia che lascia senza parole". Rispondono gli organizzatori: "Nessuna celebrazione, solo un'esposizione temporanea. Invitiamo l'Anpi"

Cimeli di Balbo al museo di Copparo, insorgono Anpi e Pd. Gli organizzatori: “Nei musei c’è la storia, l’Anpi partecipi”

di Redazione | 5 min

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Un’esposizione al museo la Tratta, foto d’archivio

Parlano di “sconcerto”, “notizia che lascia senza parole” ed “evento singolare” la sezione copparese dell’Anpi e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Enrico Bassi alla scoperta che nel museo ‘la Tratta’ di Copparo, durante l’evento in concomitanza con il centenario dell’Aeronautica Militare previsto per oggi alle 17, verranno esposti anche i cimeli del gerarca fascista ferrarese Italo Balbo.

L’evento è organizzato dagli Archeologi dell’Aria, con il patrocinio del Comune di Copparo, e prevede l’illustrazione degli storici Gian Paolo Bertelli e Leopoldo Santini, con la collaborazione di Marco Nonato, della storia dei piloti ferraresi nella seconda guerra mondiale e non solo.

Tra i cimeli in mostra appariranno mostrine e cappelli coloniali. Decisamente troppo per le opposizioni e l’Anpi. “La Tratta è un luogo a noi molto caro, in cui abbiamo ideato e realizzato 7 edizioni della festa del 25 Aprile e anche quest’anno avevamo intenzione di dare il nostro contributo per realizzarla, assieme ad Ada ed ad altre associazioni. Quella dell’esposizione dei cimeli è una notizia che ci ha lasciato senza parole e che riteniamo inconcepibile”, scrive la sezione dell’associazione dei partigiani.

“Italo Balbo”, continua l’Anpi, “è stato un feroce assassino fascista, organizzatore di quelle squadracce che proprio qui, nelle campagne ferraresi, hanno seminato prima che altrove la violenza, la morte e la distruzione del tessuto delle lotte sociali dei braccianti. Ci chiediamo infatti se oltre agli ‘oggetti’ come cappello ‘coloniale’ e mostrine, vi sarà esposto anche il manganello con cui egli, come mandante delle squadre, fece pestare e uccidere lavoratori, militanti socialisti e antifascisti. E persino Don Minzoni. Lo chiediamo con forza, anche perché in questo museo pubblico si corre il pericolo che qualche scolaresca in gita scambi tali cimeli come  oggetti appartenuti a un personaggio che non può e non deve essere ricordato soltanto per una parte di quello che è stato, o, ancor peggio, utilizzato come attrazione. A questo proposito con profondo rammarico e nel rispetto dei valori rappresentati da ANPI ritiriamo la nostra disponibilità a collaborare con chi, a prescindere dalle intenzioni,  non capisca questa semplice realtà: derubricare Balbo a un ‘aviatore provetto’, non rispecchia la realtà storica. Sarebbe come ricordare Adolf Hitler per le sue doti da pittore”.

Dello stesso avviso è Enrico Bassi, che afferma come sia “singolare che dei cimeli di un criminale fascista, quale è stato Italo Balbo, vengano esposti in un luogo pubblico che funge da museo. Oltretutto accostati a una ricorrenza importante come quella del centenario dell’Aeronautica militare, parte delle istituzioni di difesa di questo paese democratico, a cui non andrebbe associato neanche per scherzo il nome del quadrumviro”.

“Oltretutto singolare è che ciò, poi, avvenga alla Tratta: luogo che non solo é sede storica della festa del 25 aprile di Copparo, ma anche museo dedicato alla Civiltà Contadina copparese. Ossia quella civiltà che proprio Balbo e amici squadristi frequentavano in queste terre solo in occasione di pestaggi sanguinari, assalti alle case del popolo e omicidi efferati”, continua Bassi che annuncia la predisposizione un’interrogazione al sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni “per sapere se quanto sta avvenendo sia normale, perché per chi ha un minimo di conoscenza di quali crimini orrendi abbiano commesso Balbo e le sue squadre, proprio nelle nostre campagne, tutto ciò non lo è”.

“Va ricordato una volta di piú che di queste campagne il fascismo ha fatto un laboratorio della mattanza e della repressione delle lotte per i diritti dei lavoratori, un esperimento sanguinario poi esteso a tutta Italia. Anche molti copparesi sono rimasti vittime di questa storia. Andrebbe fatta memoria costante delle violenze di questi personaggi, anziché esporne i cimeli come si fa con gli eroi”, conclude Bassi.

Alle accuse di Anpi e Pd però, risponde nel pomeriggio tramite un comunicato rilasciato su Facebook tramite la pagina ufficiale del gruppo il presidente degli ‘Archeologi dell’Aria’ Fabio Raimondi, che giustificando la scelta cita anche ampi stralci dello statuto dell’associazione. “Il museo è una istituzione culturale dedicata alla raccolta, conservazione, studio ed esposizione di oggetti d’arte, di scienze naturali, di archeologia, di storia e di altre discipline come l’archeologia aeronautica in cui siamo coinvolti con la nostra associazione e che raccontiamo, tra cimeli inglesi, australiani, americani, itlaiani, tedeschi, reperti, collezioni, oltre che civiltà contadina, nel museo La Tratta, che abbiamo in gestione. I musei sono importanti non solo per la conservazione del patrimonio culturale, ma anche per la loro funzione educativa, che permette ai visitatori di apprendere e approfondire le conoscenze su diversi aspetti della cultura e della storia, nel nostro caso, della Seconda guerra mondiale”, si legge nel comunicato.

Per il gruppo, “in un museo c’è la storia. Brutta, bella, tragica, triste, interessante, educativa, di epoche diverse. Vogliamo ricordare che non si tratta di uno “spazio celebrativo” di Italo Balbo in quanto gerarca fascista e al suo operato in quanto tale, bensì un’esposizione temporanea di oggetti di vita quotidiana dove verrà trattato l’impegno in campo aeronautico di Italo balbo, dalla creazione del volo in formazione alle note trasvolate oceaniche”.

Segue, dopo una storiografia dell’impegno aeronautico di Balbo che portò anche alla fondazione delle Frecce Tricolori, l’invito all’Anpi a partecipare all’evento: “A nome del direttivo Ada, si invita quindi tutta la cittadinanza e in particolar modo la sezione Anpi di Copparo ad assistere alla serata indetta per commemorare il centenario dell’aeronautica Italiana. In questa maniera si potrà rispondere in maniera più che esaustiva ai dubbi sollevati pubblicamente su quali oggetti di Italo Balbo vengono esposti e come vengono trattati e soprattutto si potrà avere un confronto verbale invece che appoggiare dubbi e illazioni a sterili social media. Inoltre si invita calorosamente la sezione Anpi di Copparo a presenziare ad una visita guidata di tutto il museo di storia la Tratta, storia che ha interessato le nostre zone negli ultimi secoli con vicende e tematiche molto delicate. I curatori del museo che in questi mesi hanno accolto le scolaresche di Copparo si ritengono molto amareggiati dalle illazioni di scarsa professionalità su come vengono raccontati certi temi ai nostri bimbi e cogliamo l’occasione per ricordare che il museo la Tratta è gestito da volontari studiosi di storia locale e non è un istituto comprensivo scolastico. Per questo infatti le tematiche più spinose correlate al nazifascimo e l’esatta descrizione delle stesse viene da sempre lasciato agli insegnanti nelle opportune sedi, quale personale abilitato e laureato anche in base al loro programma ministeriale di insegnamento”

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