Politica
20 Marzo 2023
L'avvocato difensore della consigliera replica al vicesindaco sul caso delle lettere minatorie ponendo alcuni paletti. E respingendo le insinuazioni su una sua candidatura nel centrosinistra

Caso Arquà, Anselmo a Lodi: “La vicenda ha punti fermi, le chiacchiere stanno a zero”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Dopo quarant’anni una nuova vita per Comacchio e il suo zuccherificio

Restituire vita, lavoro e valore a una delle aree simbolo del territorio ferrarese attraverso un progetto che unisce transizione ecologica, innovazione e rigenerazione produttiva. E, nel mezzo, imprenditori che da fuori Ferrara investono, per il momento, la bellezza di 25 milioni di euro

Avvelenò la madre col tè. Pena ridotta in Appello per Sara Corcione

La Corte d'Assise di Appello del tribunale di Bologna ha ridotto la pena che dovrà scontare Sara Corcione, la 41enne che - a fine luglio 2022 - aveva ucciso la propria madre, la 64enne Sonia Diolaiti, avvelenandola col nitrito di sodio diluito nel tè, nel proprio appartamento di via Ortigara

Schianto a Canaro, 29enne ferrarese in condizioni critiche

Una ragazza ferrarese di 29 anni è attualmente ricoverata in condizioni critiche dopo un gravissimo incidente avvenuto pochi minuti dopo le 20 di lunedì 18 novembre, lungo la Strada Statale 16, a Paviole, nel territorio comunale di Canaro

Caso Bergamini. “Trentasei anni di lotta civile e dignità”

Domani (oggi, ndr) saranno trentasei anni da quel sabato pomeriggio in cui Denis Bergamini lasciò il ritiro in un modo che stupì tutti: lui, che non sgarrava mai. Alle 16.30 si presentò sotto casa di Isabella Internò. Non era un incontro casuale. Era un incontro organizzato. L’ultimo

Incendio in via Trotti Mosti: uomo ustionato, indagini in corso

Un incendio è divampato attorno alle 23.45 della notte al primo piano di una palazzina in via Tancredi Trotti Mosti 61, a Ferrara. Le fiamme hanno rapidamente avvolto l’appartamento occupato da un uomo di 65 anni, rendendo necessario l’intervento immediato dei soccorsi

Se da una parte il vicesindaco Nicola Lodi si difende cercando di smontare dalla sua pagina Facebook quella che considera come una “nuova ricostruzione” dei fatti sulla vicenda Arquà fornita dall’avvocato difensore Fabio Anselmo, descritto come “amico del Pd” e, a suo dire, “prossimo candidato del centrosinistra”, dall’altra è lo stesso Anselmo a precisare alcuni “punti fermi” della nota vicenda sulle lettere minatorie della consigliera Rossella Arquà indirizzate al vicesindaco, dimissioni e contenzioso col Comune compresi.

Quelli enunciati da Anselmo sarebbero “fatti e non candidature estemporanee e improbabili”. In primo luogo il legale precisa che “la consigliera Rossella Arquà ha fin dall’inizio ammesso le proprie responsabilità riguardo le lettere anonime pervenute alla sede della Lega di Ferrara contestando tuttavia ogni responsabilità in ordine a quelle che sarebbero state recapitate a mezzo posta in luoghi diversi e contenenti proiettili, lettere queste ultime, per le quali “la Arquà è stata archiviata come ben sa la persona offesa”.

In quanto alle lettere destinate alla sede della Lega di Ferrara “la signora Rossella Arquà ha fin da subito contestato la concreta efficacia intimidatoria nei confronti del signor Nicola Lodi”, di tutte le lettere, e “ogni rilievo e critica sulle risultanze delle indagini è stata da tempo formalizzata in precise memorie e non ritengo opportuno in questa sede soffermarmici”.

Poi Anselmo passa al capitolo delle dimissioni della consigliera Rossella Arquà, fatte firmare, com’è noto, in corsa sopra i cassonetti dell’immondizia, per strada, dal presidente del consiglio comunale Lorenzo Poltronieri, dimissioni che il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar, ha cancellato accogliendo il ricorso presentato dalla consigliera contro la delibera del Comune di Ferrara che accoglieva le sue dimissioni e confermava la surroga di Stefano Franchini al suo posto. L’Arquà, spiega Anselmo, “è stata indotta a rassegnare le dimissioni da consigliera comunale in circostanze del tutto incongrue ed incompatibili con la piena consapevolezza che la legge esige per il regolare compimento di un atto così grave e definitivo”. Quindi “nonostante la strenua difesa del Comune di Ferrara, la signora Rossella Arquà è tornata a sedere a pieno titolo sui banchi del consiglio comunale di Ferrara. Il Comune di Ferrara è stato altresì condannato dal Consiglio di Stato a rifonderle le spese liquidate dai Giudici”.

“Questi sono i fatti – conclude Anselmo – se ne faccia una ragione il signor Nicola Lodi. Fatti e non candidature estemporanee ed improbabili. A meno che non sia lui stesso a pensare di volermi tra le file del suo partito, magari seduto affianco proprio alla consigliera Arquà. Scherzi a parte questi sono i fatti e, come si dice a Roma, ‘le chiacchere stanno a zero'”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com