“Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, sollecitato dal segretario nazionale di Cna Otello Gregorini, ha sottolineato l’intenzione del governo di operare un importante cambio di rotta per quanto riguarda le politiche industriali italiane. È necessario, ha ammesso il ministro, progettare politiche mirate prima di tutto alle piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo italiano. E’ un segnale importante, che punta al superamento di certi storici pregiudizi nei confronti del tessuto delle piccole imprese italiane”.

Ieri (mercoledì 1° marzo) il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha incontrato la direzione nazionale della Cna: all’incontro era presente la vice presidente di Cna Ferrara Jessica Morelli. A lei si deve il giudizio positivo sui propositi espressi da Urso: “Secondo il ministro anche in Europa si respirava, fino a pochi anni fa, un certo pregiudizio verso la piccola impresa italiana. Ma gli anni della pandemia hanno dimostrato che le piccole e medie imprese hanno un’essenziale capacità di riprendersi e ripartire, e sono un serbatoio di energie economiche senza pari. In questa chiave Urso ha anche spiegato il cambio nome al proprio ministero: non più l’astratto termine ‘sviluppo economico’ ma ‘imprese e made in italy’ per dare il segno di un impegno concreto verso le aziende”

Nel corso della direzione nazionale Urso ha dialogato con il presidente nazionale di Cna Dario Costantini e con il segretario nazionale Otello Gregorini. Dario Costantini, in particolare, ha presentato al ministro un dossier sui temi più “caldi” per artigiani e piccole imprese. In particolare, Costantini ha indicato cinque priorità: incentivi, sostegni agli investimenti, accesso al credito, export e Made in Italy, automotive. E ha ricordato, anche se la materia non è direttamente riferibile al ministero delle Imprese, come sia necessario un rapido intervento governativo sui bonus edilizi che consenta a perlomeno 40mila imprese di evitare la chiusura per avere rispettato delle leggi statali.

Il segretario generale della Cna, Otello Gregorini, ha assicurato al ministro il sostegno di Cna e delle proprie strutture nelle battaglie che condurrà in Europa per una revisione delle politiche industriale dell’Unione.