Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Un piccolo albero, forte e resistente, che continua a crescere e modificarsi: è nel suo nome l'essenza profonda di Bonsai, il festival di teatro contemporaneo ideato dall'associazione Ferrara Off che torna a Ferrara dal 9 maggio al 29 giugno
di Martina De Tiberis
La sala della Camera del Lavoro di Ferrara ha visto la partecipazione di un centinaio di persone che hanno risposto all’appello nazionale lanciato da ‘Europe for Peace’ in occasione dell’anniversario dell’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina.
Kateryna Lanko, del movimento pacifista ucraino, la russa Darya Berg di‘Go by the forest’ e la bielorussa Olga Karach di ‘Our House’, sono state le tre pacifiste che ieri pomeriggio (giovedì,23), supportate dalla ‘Rete per la Pace di Ferrara’, hanno lanciato un grido di protesta per far cessare la guerra.
“Sono qui- ha affermato l’attivista dell’Ukranian Pacifist Movement– per chiedere il vostro aiuto nel far riconoscere l’obiezione di coscienza come un diritto inalienabile, non ancora individuato come tale in molti Paesi. Il senso del progetto è trovare vie alternative, strade di pace. Difendiamo il dono della vita”.
Darya Berg ha spiegato come “molti cittadini in Russia siano contro la politica di Putin e la guerra. Il nome del movimento ‘Go by the forest’ ha un duplice significato. Da un lato, letteralmente, vuol dire ‘Vai a quel paese’, dall’altro, metaforicamente, è un invito a nascondersi e a fuggire dagli orrori del conflitto. Abbiamo offerto un supporto psicologico e legale, nell’ultimo anno, a più di quattromila persone. Necessitiamo di corridoi umanitari e del riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza; non possiamo più aspettare”.
Olga Karach ha richiamato l’attenzione sulla difficile situazione che la Bielorussia sta vivendo: “Il mio desiderio è rubare l’esercito a Lukashenko, facendo crescere il numero di obiettori e disertori. Nel mio Paese sono considerata una terrorista, non posso tornare”.
“Il prossimo giugno ‘Europe for Peace’- ha concluso il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana– organizzerà a Vienna la prima conferenza di pace, affinché i nostri appelli vengano accolti e ascoltati dalle istituzioni”.
Successivamente i partecipanti hanno accolto l’appello di ‘Europe for Peace’, partecipando ad una fiaccolata organizzata per le vie del centro cittadino, in segno di solidarietà nei confronti dei Paesi coinvolti dalla guerra e per rimarcare l’ingiustificata corsa agli armamenti.
Nel corso del corteo si sono aggiunte tantissime persone, per arrivare a sfilare a centinaia lungo piazza Trento e Trieste.
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