Cronaca
22 Febbraio 2023
Non ha rispettato il divieto di avvicinamento e si è presentato per l'udienza preliminare. Per questo i carabinieri, che avevano con sé già un ordine di carcerazione, gli hanno messo le manette

Stalking all’avvocato Fabio Anselmo. Arrestato un uomo in tribunale

Fabio Anselmo
di Davide Soattin | 3 min

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Fabio Anselmo

Fabio Anselmo

Si è presentato per l’udienza preliminare nel processo che lo vedeva imputato per stalking nei confronti dell’avvocato Fabio Anselmo, ma lì, in tribunale a Ferrara, non ci doveva stare, perché su di lui pendeva anche un divieto di avvicinamento nei confronti della vittima: anche per questo motivo è stato arrestato.

È quanto successo nella mattinata di ieri (martedì 21 febbraio) a C.S., 44enne originario di Salerno, accusato, tra gennaio e agosto 2022, di aver molestato e minacciato con condotte reiterate l’avvocato dei casi Aldrovandi e Cucchi e i suoi collaboratori, tanto da costringerli a chiudersi a chiave nello studio legale in orario di lavoro.

La vicenda ha avuto inizio il 24 gennaio dello scorso anno, quando l’uomo si è presentato alla porta dello studio Anselmo, alzando la voce e pretendendo di essere ricevuto senza avere fissato precedentemente alcun appuntamento, rifiutandosi con insistenza ad andarsene senza prima aver avuto udienza.

Da lì, è seguita una vera e propria tempesta alla casella postale dello studio con centinaia di mail dal contenuto offensivo e minatorio. Nella prima – inviata proprio il 24 gennaio – l’uomo, all’indirizzo dell’avvocato Anselmo, scrisse di essere “quello che hai maltrattato, vigliacco…..oggi alle 15, la vado a denunciare alla caserma dei carabinieri sita a 500 metri avanti il suo studio”.

Un mese più tardi poi, tra il 22 e il 23 febbraio, il 44enne, sempre tramite alcune mail, avanzò la pretesa di ricevere in cambio 10mila euro di risarcimento per il danno che riteneva di aver subito, derivante dal fatto di non essere stato preso in carico come cliente e di essere stato aggredito verbalmente durante la visita nello studio.

In una di queste, l’uomo arrivò addirittura ad allegare la foto di un’ascia, accompagnata da una frase: “sappiate che sto camminando con un ascia, chiunque oserà mettermi una mano addosso o cercherà di aggredirmi, io la userò”, mentre in un’altra allegò una propria foto davanti alla porta d’ingresso dello studio legale di viale Cavour.

Le minacce si fecero sempre più pesanti e un paio di giorni più tardi, arrivò una mail di avvertimento: “vi porterò via tutto avvocato sarà speitata e disumana la mia reazione!…te lo ribadisco a te avvocato e alle tue socie pagatemi i diecimila euro di danni che vi sto chiedendo, e chiudiamola amichevolmente, io mi calmo, e poi ritorno di nuovo a Ferrara e parliamo!”.

Un’intimidazione che fece il paio con quella inviata lo scorso 3 luglio, quando scrisse: “….avvocato Anselmo, sto aspettando lunedì e finita, un consiglio, prendete le vostre famiglie e scappate lontano per sempre, dal Italia”.

Per questi motivi, il 44enne campano è stato così denunciato e, nel corso dell’udienza preliminare di ieri tenutasi davanti al gup Carlo Negri, il pm Ombretta Volta ha disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento nei confronti dell’avvocato Anselmo, incaricando della notifica i carabinieri.

Una volta arrivati in tribunale, però, i militari dell’Arma avevano con sé anche un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Milano nei confronti dell’uomo per il reato di resistenza aggravata ai danni di un pubblico ufficiale, commesso nel capoluogo lombardo un anno fa, con condanna definitiva, già passata in giudicato, alla pena di sei mesi di reclusione, e, trovandolo dove non poteva stare, lo hanno arrestato e infine portato in carcere.

 

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