Economia e Lavoro
18 Febbraio 2023
Secondo il presidente provinciale dell'associazione è mancato il dialogo con gli enti locali e le associazioni d’impresa

Bellotti (Cna Ferrara): “Bloccare il superbonus, decisione gravissima che danneggia imprese e cittadini”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Grandi mostre. Lo smacco: Rovigo sorpassa Ferrara

Arriva un’altra tegola per l’immagine perduta di Ferrara come città d’arte e di cultura. Rovigo l'ha superata in numeri per quanto riguarda uno dei fiori all’occhiello che fino a poco tempo fa la rendeva famosa e attrattiva in tutta Europa

Ferrara. Anche Ires conferma il calo del turismo

Il rapporto Ires (Istituto ricerche economiche sociali) sul turismo in Emilia Romagna conferma per Ferrara i dati più volte ripresi da estense.com certificando per Ferrara qualche difficoltà nonostrante "dal lato della domanda, si sta sempre più affermando il turismo rivolto a mete con forte valenza culturale e naturalistica"

Largo ai giovani. I Civici presentano i loro candidati

"Noi puntiamo sulla competenza". Così Dario Maresca presenta i candidati della lista "I Civici" che sostiene la candidatura di Fabio Anselmo alle imminenti elezioni. Con lui Roberta Fusari, altra consigliera comunale uscente, e i cittadini che hanno scelto "di metterci la faccia"

Davide Bellotti

“Ciò che è accaduto ieri è gravissimo, e mette in pericolo la sopravvivenza stessa di tante imprese delle costruzioni che, grazie al superbonus, sono riuscite a superare la crisi, a rilanciarsi e a crescere. Chiudere all’improvviso i rubinetti del superbonus, mettendo la parola fine alla possibilità di cedere i crediti, è una decisione che dimostra incapacità di visione economica e mancanza assoluta di dialogo con i territori”.

Il presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti interpreta la preoccupazione di centinaia di aziende ferraresi e migliaia di lavoratori che operano nell’edilizia, nelle costruzioni, negli impianti e che ora, improvvisamente, si vedono sbarrata la strada della ripresa. Come è noto, giovedì 16 febbraio il governo ha approvato un decreto legge (già in vigore dal 17 febbraio) che mette lo stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, a partire ovviamente dal superbonus. In sostanza, mette fine al meccanismo che ha reso possibile lo ‘sconto in fattura’, vero motore del superbonus fiscale fino ad oggi.

“Con i decreti di ieri – rincara Bellotti – si è raggiunto il culmine di un progressivo scollamento, che io considero molto grave, tra dibattito politico-ideologico e scelte economiche. Aggiungo che c’è anche un evidente spaccatura tra le scelte delle amministrazioni territoriali, che si stavano organizzando per andare in soccorso delle proprie imprese, e il governo centrale”.

All’origine di tutto, dice Bellotti, un dibattito distorto e tutto ideologico sugli obiettivi del superbonus: “E’ nato con l’obiettivo di rilanciare un settore, l’edilizia, in profondissima crisi, e tuttavia essenziale per lo sviluppo del paese. E c’è riuscito, lo dicono i dati. Le aziende hanno saputo sfruttare l’occasione, sono ripartite, hanno creato occupazione e Pil.  Se vi sono state storture o abusi, vanno imputate alla cattiva scrittura dei decreti e a una carenza di controlli, non certo alle imprese. Eppure si è cominciato a mettere contro aziende e cittadini, quasi che il superbonus avesse consentito alle imprese di arricchirsi a scapito dei loro clienti: una cosa inaccettabile”.

Le decisioni prese in questi giorni dal governo sanciscono anche, secondo Bellotti, un’incapacità del governo centrale e della politica romana di rapportarsi con i territori e con le amministrazioni locali: “Il Comune di Ferrara stava lavorando all’acquisizione di crediti incagliati del superbonus. Una misura lungimirante, per dare ossigeno alle nostre aziende, sull’esempio di analoghi progetti della Provincia di Treviso, della Regione Sardegna e di altri enti. Il governo ha bloccato anche questi progetti, due giorni prima di calare una pietra tombale sul superbonus”.

Un ultimo punto, anch’esso molto grave, a giudizio di Bellotti: “Il governo ha bloccato tutto, ha rotto bruscamente con le imprese e con i territori, ma non ci ha detto come intende andare avanti. Come devono comportarsi le imprese che si trovano in  mezzo al guado, e che ora rischiano concretamente di andare in crisi? Inoltre: l’Europa ci chiede di innalzare il livello qualitativo dei nostri immobili, pena un crollo dei valori di mercato, che avrebbe conseguenze devastanti sul patrimonio di milioni di italiani proprietari di casa. Se si cancella il superbonus e si lasciano morire le imprese edili, come speriamo di raggiungere l’obiettivo?”.

Un cambio di rotta è urgente, conclude Bellotti: “Sperare di risolvere i problemi di natura economica con leggi calate dall’alto è un’illusione pericolosa, soprattutto nel settore dell’edilizia. Servono strategie flessibili che nascano da un confronto con i territori e i corpi intermedi, in primis le associazioni d’impresa. Questa politica autoreferenziale, incapace di leggere le realtà locali e misurarsi in modo efficace con l’economia, è arrivata davvero al capolinea”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com