di Marcello Ferron
Si è svolta allo stadio Paolo Mazza la presentazione del nuovo tecnico della Spal Massimo Oddo, che subentra a Daniele De Rossi. Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente Joe Tacopina ed il dg Fabio Lupo.
Le parole di Tacopina e Lupo. Tacopina si è assunto le responsabilità della difficile stagione dei biancoazzurri fino a questo momento: “Stavamo attraversando un momento difficile e mi assumo le responsabilità per questa situazione. Non è colpa né del direttore Lupo né di mister De Rossi. Oggi siamo qui per presentare mister Massimo Oddo – prosegue Tacopina – un tecnico con un curriculum che parla da solo. Ho avuto il piacere di conoscerlo e affrontarlo quando ero a Bologna, sono contento che sia qui. L’importante è il modo nel quale si affrontano i problemi: non molleremo e non scapperemo di fronte alle problematiche. La stagione è ancora lunga, speriamo di voltare pagina e fare qualcosa di positivo. Abbiamo fiducia in Massimo e guardiamo avanti senza paura con fiducia ed ottimismo”.
Tacopina ha voluto mandare un messaggio ai tifosi, tornando anche su quello che è successo dopo la gara con il Venezia: “Ai tifosi dico che non c’è alcuna intenzione di mollare, ho sempre creduto in questo progetto e vogliamo continuare ad alimentarlo. I tempi duri passano e chi è forte rimane sempre in piedi. Abbiamo una squadra con grandi potenzialità. Trascorro qui due settimane al mese ma anche da remoto mi dedico alla Spal ogni singolo giorno. Voglio rassicurare i tifosi: noi ci siamo e non andremo da nessuna parte”.
Anche Lupo è voluto intervenire: “Ancora una volta il presidente ha dimostrato quanto vale come persona e come manager, assumendosi tutte le responsabilità per la situazione nella quale ci troviamo, ma dobbiamo essere consapevoli che se siamo in questa situazione le responsabilità sono di tutti, in primis mie visto che sono il responsabile dell’area tecnica. Ho ribadito questo concetto anche ai giocatori, ma ora gran parte della responsabilità è nei loro piedi, nei loro cuori e nelle loro teste. Possono e devono fare di più e noi tutti intorno a loro dobbiamo fare lo stesso e supportare Oddo nel migliore dei modi”.
Il dg spallino ha anche fatto il punto su Giuseppe Rossi: “E’ un discorso diverso dagli altri giocatori svincolati, la sua presenza qui è legata alla scorsa stagione ed al contributo che ci ha dato per raggiungere la salvezza. Stiamo valutando attentamente molte situazioni, tra cui quella contrattuale, ma se si dovesse arrivare alla firma si tratterebbe di un giocatore che era già parte del progetto. Non andremo su altri svincolati, abbiamo un organico ampio e di livello”.
Oddo si presenta La parola passa quindi al nuovo tecnico della Spal: “Ringrazio la proprietà e la dirigenza per avermi scelto. Prometto il massimo impegno, la Spal è stata una scelta molto ponderata. Il mio compito è di limare il più possibile i difetti di questa squadra. Ogni allenatore ha le sue idee, prima di me c’era un amico che stimo, ci siamo anche sentiti, ho ritenuto opportuno chiamarlo e sentirlo, come ho detto ogni allenatore ragiona con la propria testa. Ho cercato di capire le caratteristiche della squadra, possiamo usare tanti moduli, ma ci sono molte componenti che portano a fare scelte precise. Questo è un gruppo sano che ha sempre dato tutto e sono contento di questo”.
Oddo ha poi parlato degli stimoli per essere alla SPAL: “Ferrara è una piazza di calcio importante, la prima volta venni a giocare a Ferrara con il Fiorenzuola in Serie C. Abbiamo uno stadio caldo, che trasmette la passione per i nostri colori e questo è un grande stimolo. Sono convinto che possiamo fare bene. Per fare bene ogni componente dai giocatori, all’allenatore, alla società fino ai tifosi deve fare la propria parte”.
Su come ha trovato lo spogliatoio: “Al cambio di allenatore è normale trovare visi diversi, è una conseguenza di quello che succede, l’atteggiamento positivo andrà a mantenuto il più a lungo possibile. Il gruppo è sano e non ci sono spaccature al suo interno”.
Sul tipo di calcio che preferisce: “Io prediligo un calcio fisico ma allo stesso tempo tecnico, ma dobbiamo guardare alla realtà della categoria. Non esiste il calcio di Massimo Oddo, esiste il calcio che può proporre la Spal con i giocatori che ha, devo sfruttare le loro caratteristiche, facendo punti e vincendo le partite”.
Ad Oddo è stato poi domandato se fosse stato vicino alla Spal già ad ottobre: “Non sono stato vicino, l’unico ad essere stato vicino ad ottobre è stato Daniele ed ero felice per lui, per la possibilità che ha avuto e per la sua nuova esperienza”.
“Ho visto la Spal dal vivo una volta a inizio campionato – prosegue Oddo – contro l’Ascoli e poi l’ho seguita in tv. Conoscevo già la maggior parte dei giocatori, magari meno i più giovani ma è tutto relativo, i giocatori si conoscono veramente bene solo quando li alleni”.
Sul primo incontro con Nainggolan: “E’ un giocatore estremamente carismatico ed il fatto di rinunciare al giorno libero è un segnale importante per la società ed il gruppo ma non avevo dubbi, so che è un professionista serissimo ed un trascinatore”.
Sull’aspetto più importante sul quale lavorare: “L’aspetto mentale nel calcio è fondamentale, se hai la giusta testa e meno qualità degli avversari probabilmente ne vieni fuori, se hai più qualità ma non hai la testa giusta soccombi. Questa è la prima cosa ma dovremo lavorare su tutto, esaltare i pregi e limare i difetti”.
Oddo conclude poi parlando delle lezioni che finora ha imparato nella sua carriera: “Le mie crescite più importanti sono coincise con le mie sconfitte più grandi, questo è inevitabile. La crescita passa attraverso le delusioni se si ha l’intelligenza e l’umiltà di capire dove si è sbagliato”.
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