Si è spento a 84 anni il fondatore della Carspac
Valerio Cellini è morto all'ospedale di Ravenna dopo una lunga malattia. Aveva fondato il comitato dei soci prestatori dell’ex Coopcostruttori, che si sono prodigati per il recupero dei risparmi persi nel crac
Argenta. È stato il fondatore del Carspac: il comitato dei soci prestatori dell’ex Coopcostruttori, che si sono prodigati per il recupero dei risparmi (azioni apc e libretti di deposito, in larga parte poi rimborsati) persi nel crac del colosso cooperativo edile e delle infrastrutture. Ne è stato coordinatore e portavoce sino all’ultimo atto dei riparti ad opera della triade di amministratori straordinari.
E ha vissuto e sofferto in prima persona la spaccatura in due dello stesso comitato. Che si è diviso tra Carspac 1 Carspac 2. L’uno che ha perseguito la strada del coinvolgimento di Lega Coop nei risarcimenti, tesi sposata dallo stesso Cellini; mentre l’altro ha invece imboccato il percorso delle vie legali. In questa delicata e difficile situazione ha comunque dimostrato una forte capacità di mediazione.
È questo il ricordo lasciato ad Argenta da Valerio Cellini, che si è spento in ospedale, nella sua Ravenna, all’età di 84 anni dopo una lunga e grave malattia. La sua memoria resta ferma su questo immaginario collettivo, che ha contraddistinto per circa 15 anni una lunga serie di manifestazioni di sensibilizzazione da lui organizzate con grande dedizione ed impegno: riunioni e incontri a tutti i livelli politico, imprenditoriali, associazionistici e istituzionali.
Ma in Romagna Cellini ha ricoperto altri importanti incarichi professionali: su tutto come rappresentante del movimento cooperativo e del terzo settore, con ruoli di rilievo nel settore agroalimentare tra gli anni ’70 ed ’80. Ma da pensionato, in virtù delle sue qualità, e della vocazione umana, civile e morale, si è attivato nelle fila del Circolo Cooperatori della città dei mosaici e dell’Associazione ’Porte aperte’.
Si è dato un gran da fare nel campo della salute mentale in collaborazione con la Coop. sociale San Vitale, di cui era esponente del consiglio di amministrazione.