Faccio il sovversivo 2.0
28 Gennaio 2023

Sul caso del liceo. Tra social, egocentrismi e mancanza di ascolto

di Faccio | 3 min

Leggi anche

Caso Cidas. “Bertarelli non chiese provvedimenti disciplinari per Servelli”

L'ufficio Risorse Umane di Cidas avrebbe agito in autonomia, e quindi senza alcuna ingerenza da parte del presidente Daniele Bertarelli, quando comminò il primo - e unico - provvedimento disciplinare del richiamo verbale a Daniel Servelli, dipendente della cooperativa, dopo le critiche social rivolte all'ex vicesindaco Nicola Lodi

Bimba mangia una brioche in spiaggia e finisce in choc anafilattico

Una tranquilla mattina in spiaggia si è trasformata in un incubo per una famiglia in vacanza a Lido Estensi. Una bambina di appena un anno e mezzo è stata colta da un grave choc anafilattico subito dopo aver assaggiato una brioche alla crema di pistacchio all’interno di un bar sul litorale

Po, cuneo salino a 7km dalla costa

Alte temperature e poche piogge determinano il calo delle portate. Situazione sotto osservazione costante in particolare per l’area di Piacenza, nel Cuneese e sul Delta del Po dove il cuneo salino è risalito già fino a 7 chilometri dalla costa

Detenuta violentata. Zonari: “Lo Stato ha fallito. E chi sminuisce la violenza è parte di quel fallimento”

"Quanto accaduto alla donna transgender detenuta nel carcere dell’Arginone è di una gravità inaudita". Anna Zonari, consigliera de La Comune di Ferrara, interviene su ciò che è accaduto dalla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara. A rendere poi questa vicenda "ancora più insopportabile" sono poi arrivate "le parole pronunciate dall’ex direttrice del carcere, Nicoletta Toscani, che ha ricoperto l’incarico all’Arginone dal 2019 fino al luglio 2024"

Nella discussione tra la preside del Liceo Ariosto e la presidente di Arcigay mi pare che l’unico consiglio possibile sia che chi vuole “difendere” il proprio ruolo, lo faccia senza ignorare i ragazzi, che in questa discussione potevano essere coinvolti fin da subito.

“Cosa ne pensate voi ragazzi di quel che sta accadendo”?

Sono convinto che si sarebbe risolto tutto nell’arco della mattinata.

Invece no…

MALEDETTI SOCIAL NETWORK

Gli studenti chiedono un’assemblea e ne dichiarano la tematica: le famiglie ne sono messe a conoscenza e chi vuole partecipa, chi non vuole se ne torna a casa.

Durante l’incontro ecco il fattaccio: qualcuno usa tecniche che alla preside non piacciono e quindi lei interrompe (non si capisce il motivo) chi voleva solamente fare un esempio, perché è la verità che una parte del mondo è cambiata e che tante discussioni si possono affrontare, si deve farlo, non siamo nel medioevo.

Una delle parti in causa decide di scrivere su Facebook e il gioco è fatto.

Ecco allora tutte le associazioni di sinistra o presunta tale che scendono in campo a difendere e dimostrare solidarietà a chi in quel momento rappresenta secondo loro qualcosa di sinistra.

Allora provo a dirlo chiaramente a chi viene invitato ad una qualunque assemblea con un pubblico vero: parlate per loro, parlate con loro, fate in modo che si sentano coinvolti e partecipi, non pensate solamente a voi stessi e al vostro egocentrismo, fate danni incalcolabili.

Ma ne ho anche per chi fa una domanda che dura mezz’ora solo per mostrare ciò che sa e mettersi in mostra: fate danni anche voi.

Accade anche in fabbrica, nelle assemblee, dove oggi non interviene più nessuno, vi siete domandati il motivo?

Ricordo dibattiti accesi e discussioni al limite, ma si interveniva in tanti, senza paura e da quelle discussioni si usciva sempre con qualcosa di buono.

Oggi?

Stiamo ancora troppo bene e non interessa più di tanto partecipare e dialogare?

Oppure è il timore di parlare e di farsi prendere in giro da colleghi (stupidi) che non hanno capito niente?

Non so se ce ne stiamo rendendo conto, ma stiamo morendo, usando solamente Facebook, Instagram o Twitter perdiamo il contatto con la realtà.

Un esempio? Un’amica virtuale del mio paese mi scrive di quanto sono cresciuti i miei ragazzi e come se li ricorda piccoli, la ringrazio replicando che anche i suoi sono oramai grandi, cose così.

Tre giorni dopo ci incontriamo, vado per salutarla e non mi rivolge la parola.

Un altro esempio: discutiamo di come si sia comportato male un collega di lavoro, un amico mi dice che lui quello che gli voleva dire glielo ha detto e gli chiedo, ma quando? Dove? Lui mi risponde: ah beh su Facebook! Bene, né io né il collega che si era comportato male siamo iscritti alla piattaforma, così questo leoncino in realtá aveva parlato con il vento…

Sono rimasti pochissimi i luoghi dove ci si può confrontare di persona, facciamo in modo che non diminuiscano ancora di più e per cambiare lo stato delle cose, io propongo questo: ascoltiamo e ascoltiamoci.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com