“I nuovi obblighi sulle certificazioni Soa provocheranno grossi danni all’edilizia soprattutto a Ferrara”
Roccati e Mazzini (Cna) lanciano un appello ai parlamentari ferraresi. La richiesta è prorogare di un anno, tramite il milleproproghe, l’entrata in vigore della norma

Riccardo Roccati e Paolo Mazzini
“L’entrata in vigore della nuova normativa sulle certificazioni Soa in edilizia creerà gravi danni alle piccole imprese di costruzioni, che rappresentano la grande maggioranza delle aziende del settore sul territorio ferrarese”. Per questo motivo Riccardo Roccati, presidente di Cna Edilizia Emilia Romagna e Paolo Mazzini, presidente di Cna Costruzioni Ferrara, hanno deciso di lanciare un forte appello ai parlamentari ferraresi.
Cna si sta infatti adoperando per ottenere l’abrogazione della norma, e nel frattempo la proroga di un anno della sua entrata in vigore: il “decreto milleproroghe” attualmente in discussione potrebbe essere lo strumento adatto a questo scopo.
Fino al 31 dicembre 2022 le certificazioni Soa erano richieste alle imprese per le gare d’appalto di importo superiore a 150mila euro. In sostanza, assicurano gli enti pubblici che l’azienda edile alla quale affideranno le opere in appalto possieda sufficienti capacità economiche e tecniche per realizzarle a regola d’arte.
Dal primo gennaio è entrata in vigore una nuova norma. Scrivono infatti i due imprenditori ferraresi: “Dal primo gennaio di quest’anno, come è noto, la certificazione Soa è obbligatoria non solo per le aziende che operano su appalti pubblici, ma anche per i contratti a committenza privata di valore superiore a 516mila euro che beneficiano di incentivi fiscali (Superbonus, ecobonus, bonusa casa etc. ndr). Cna Costruzioni ritiene che il nuovo obbligo rappresenti una barriera nei confronti delle imprese artigiane e un’evidente lesione della libera concorrenza, oltre ad essere un irragionevole aggravio burocratico e un elevato costo aggiuntivo”.
La decisione di Paolo Mazzini e Riccardo Roccati e di appellarsi ai nostri parlamentari nasce da specifiche preoccupazioni legate al territorio ferrarese: “imporre alle imprese, anche operanti in subappalto e su committenza privata, il possesso della certificazione Soa provocherà una decimazione del mercato. Questo provocherà danni ancor più gravi sul territorio ferrarese: non possiamo dimenticare infatti che le micro e piccole imprese delle costruzioni rappresentano il 40% dell’intero settore artigiano e costituiscono l’ossatura portante del comparto edile della provincia. Esse hanno garantito il sostegno all’occupazione locale e la crescita degli investimenti aziendali negli ultimi anni: provocare un danno così pesante a queste imprese comporterebbe certamente una grave crisi del tessuto economico del territorio”.
Da qui il forte invito ai parlamentari ferraresi a sostenere gli emendamenti al milleproproghe che puntano almeno a prorogare di un anno l’entrata in vigore della norma.