Azioni legali del Comune contro Hera per il termovalorizzatore. Il Pd chiede un aggiornamento
Interrogazione del capogruppo dem Francesco Colaiacovo: "È dovere dell'amministrazione rendere conto ai cittadini degli impegni assunti e delle risorse spese per azioni giudiziarie che si sarebbero potute evitare"
Più informazioni sugli sviluppi e sullo stato attuale dell’azione giudiziaria intrapresa nei confronti di Hera.
A chiederle è Francesco Colaiacovo, capogruppo del Pd, dopo che il Comune “ha cercato di assumere una posizione contraria paventando ricorsi i più svariati possibili” in seguito all’autorizzazione fornita da Arpae alla multiutility per il conferimento di ulteriori 12mila tonnellate al termovalorizzatore di via Diana.
“Dopo il totale silenzio dell’amministrazione comunale – spiega Colaiacovo – durante tutta la procedura autorizzativa durata oltre sette mesi, l’assessore Balboni, soltanto a seguito delle sollecitazioni del Gruppo Pd, di cittadini e associazioni, ha cercato di assumere una posizione contraria paventando ricorsi i più svariati possibili, da quello amministrativo al Tar, a quello al Capo dello Stato per poi tornare a quello giurisdizionale in sede civile, da ultimo interpellato il professor Maltoni questi aveva rilevato il mancato rispetto del protocollo d’intesa”.
Il capogruppo dem prosegue: “La giunta, accolta l’ipotesi argomentata dal professor Maltoni, deliberava in data 12 ottobre 2021, il conferimento del patrocinio al professionista a promuovere l’azione giudiziaria nei confronti di Hera Spa per violazione del protocollo d’intesa del 2003, impegnando la somma di 12.797,12 euro”.
“È dovere dell’amministrazione – conclude Colaiacovo – rendere conto ai cittadini degli impegni assunti e delle risorse spese per azioni giudiziarie che si sarebbero potute evitare con un comportamento maggiormente proattivo della giunta”.