
Nicola Lodi durante l’ingresso in tribunale nell’udienza del 10 novembre citata nell’interrogazione di Anna Ferraresi
“La Digos è intervenuta sulla base di un preciso ordine di servizio“. Si può riassumere così, con questa frase, la risposta del sindaco Alan Fabbri – letta in Consiglio Comunale dall’assessore Cristina Coletti – all’interrogazione della consigliera Anna Ferraresi, circa la presenza di tre agenti della Questura e di alcuni membri della giunta in tribunale, durante l’udienza del 10 novembre per il processo in cui il vicesindaco Nicola Lodi è imputato per concussione nei confronti di un dipendente Cidas.
“Non è dato comprendere – spiega l’assessore Cristina Coletti, mentre legge il foglio che ha nelle mani – se l’interrogazione faccia riferimento ai rapporti istituzionali tra Comune e Questura di Ferrara o a quelli di natura personale tra il vicesindaco Nicola Lodi e questo o quello appartenente delle forze dell’ordine. Nel primo caso, la risposta non può che essere una: cioè che tra Comune e Questura intercorrono ottimi rapporti istituzionali improntati alla più ampia e fattiva collaborazione per la gestione delle problematiche del territorio. Laddove, invece, l’interrogazione facesse riferimento a rapporti personali, il sindaco non è chiamato a rispondere non essendo materia istituzionale“.
Secondo l’amministrazione comunale, l’interrogazione di Anna Ferraresi, “oltre che presentare toni manifestamente offensivi”, denota “una grave e non qualificabile ignoranza dei fatti storici, nonché di come sia organizzato il tribunale”, ma anche “continui riferimenti affastellati e confusi a varie normative che, in definitiva, appaiono citate a sproposito“.
Da qui la spiegazione, riprendendo quanto detto in apertura di articolo: “Il personale della Digos risulta intervenuto sulla base di un preciso ordine di servizio emanato dai superiori gerarchici, come usualmente avviene quando si celebrano processi che, nella libera o insindacabile valutazione del dirigente di quell’ufficio, richiedono una presenza di personale. Per ciò, il sindaco non ha titolo di rispondere, salvo precisare che il riferimento ad un’attività di ‘scorta’ contenuto nell’interrogazione sembrerebbe costituire un’illazione che risulta essere addirittura offensiva per gli stessi agenti interessati“.
Quanto alla presenza di consiglieri comunali e membri della giunta, Coletti poi precisa: “L’udienza si è tenuta nell’aula 25, quella dedicata alle udienze preliminari alla presenza del giudice, del pm, delle parti con i rispettivi difensori e con il cancelliere. Si è trattata quindi di un’udienza camerale e, come usualmente avviene, l’accesso all’aula è stato limitato ai soli soggetti legittimati. Mentre le persone citate nell’interrogazione sono rimaste nel corridoio, che è l’unica area comune, liberamente accessibile, di un edificio pubblico, dove si amministra la giustizia in nome del popolo italiano, a cui quindi deve essere consentito l’accesso senza limitazioni sia alle parti comuni che alle aule dove si tengono udienze pubbliche“.
“La consigliera Ferraresi – chiude l’assessore, sottolineando la «palese assurdità della richiesta di chiarimenti dell’interrogazione – andrebbe quindi invitata a un più prudente uso delle proprie prerogative istituzionali, astenendosi da utilizzare termini impropri come ‘invasione‘ o dall’adombrare che agenti di servizio d’ordine facessero scorta a un soggetto inviso alla stessa consigliera, evitando di offendere soggetti che hanno svolto la propria attività istituzionale”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com