di Nicolò Govoni
Nel bel mezzo del mercato invernale, il patron biancazzurro Joe Tacopina ha fatto il punto della situazione sulla prima parte di campionato. Un bilancio economico positivo, una classifica da guardare solamente alla fine del campionato e un gruppo affiatato: ma il presidente non si risparmia, rispondendo alle critiche in merito alle decisioni prese sul mercato nell’ultimo periodo.
Il bilancio economico di questo primo anno e mezzo alla Spal è senz’altro positivo per il presidente: “Abbiamo superato molti degli obiettivi economici. Nelle prossime settimane presenteremo il nuovo direttore commerciale, arrivato per accrescere l’area dei ricavi. Sono soddisfatto, la situazione ereditata non era facile e abbiamo speso di più di quanto pensassi: ma tutto procede regolarmente. Ci siamo scontrati subito con i contratti pesanti di alcuni giocatori, e abbiamo fatto investimenti in estate per i nuovi arrivati. Il nostro però è un progetto a tutto tondo: abbiamo il territorio di Malborghetto, il convitto, gli investimenti sul settore giovanile lo dimostrano. Ci sono incidenti di percorso che sono costi aggiuntivi, come il cambio di allenatore: ma siamo focalizzati sul nostro obiettivo di crescita continua”.
Rimpiange qualche scelta? “Non ho grandi rimpianti. Il primo anno non c’è stato tempo per creare affiatamento tra la squadra. Quest’anno c’è stato un cambio a stagione in corso, e non si può tornare indietro nel tempo: se proprio dovessi farlo, inizierei la stagione con un nuovo allenatore. Ma stiamo procedendo bene e andiamo avanti con fiducia“.
Lupo si sta muovendo sul mercato per accontentare le richieste del mister: “Daniele è un allenatore giovane, non ha fatto nomi ma ha indicato caratteristiche per il suo 3-4-2-1, e l’area tecnica sta lavorando al massimo per soddisfare queste richieste. Siamo vicinissimi a concludere l’affare Fetfatzidis, giocatore ideale per fare il trequartista dietro all’unica punta”.
E La Mantia? Non è nel miglior momento: “Andrea è un giocatore della Spal, uno dei più forti. Si sa che non sia soddisfatto delle ultime prestazioni, ma non è in discussione il suo valore tecnico e umano: è uno dei giocatori più rappresentativi all’interno dello spogliatoio, un leader. Le decisioni sul suo impiego spettano al mister, ma il suo ingresso sabato ha cambiato la partita, dando energia alla squadra. De Rossi farà le sue valutazioni, e ne discuteremo, per il bene di tutti. Ma è un giocatore importante per noi“.
In città anche Pepito Rossi: “Sapete quanto lo ammiri dal punto di vista calcistico, per abilità tecniche è uno dei più forti al mondo. È stato molto sfortunato, ma ci diamo una decina di giorni di tempo per valutare le sue condizioni e lo stato di forma, e per capire se Giuseppe potrà dare un contributo effettivo alla causa Spal. Ma sono valutazioni che spettano a De Rossi, Lupo e ai loro staff: io attendo un loro responso”.
Aleggiano preoccupazioni intorno alle ultime mosse di mercato, e Tacopina vuole energicamente mettere a tacere le critiche: “Non condivido queste preoccupazioni. Da quando sono qui sono stati investiti 23 milioni di euro, più di quanto sia stato fatto in passato. Invito tutti a calmarsi e a essere lucidi nelle valutazioni: non c’è motivo di preoccuparsi. Critiche perché è stato acquistato ‘solo’ Fetfatzidis? Lo trovo riduttivo, perché per me e per il club ha tutte le qualità tecniche per essere uno dei migliori di questo campionato, e può essere ideale per questa formazione: passato ed esperienza parlano per lui, è un innesto di valore. Rossi può essere un altro innesto di prestigio, una volta valutate le condizioni fisiche. Il mercato non ha riservato grandi colpi in generale, nessuno ha fatto rivoluzioni: ci sono ancora dieci giorni. Noi siamo attivi, abbiamo identificato i nostri obiettivi e interverremo al momento giusto. Ma sono fiducioso su quanto fatto finora sul mercato”.
E aggiunge: “Ho visto molte analisi da fantacalcio: a una cessione non deve corrispondere per forza un acquisto. Non compreremo giocatori tanto per comprarli, soprattutto nel mercato di gennaio. Interverremo al momento opportuno, perché dietro c’è una pianificazione attenta. Ricordiamoci dei valori di questa squadra, di cui De Rossi è soddisfatto. Abbiamo quattro difensori di primo livello, e così a centrocampo: e possiamo contare su giovani di valore, come Prati. La Spal vuole essere diversa dalle altre, e il settore giovanile deve essere un punto di forza, senza paura di far giocare i giovani, come fa il Borussia Dortmund per esempio. La Spal sta lavorando per fare questo passo“.
Notizia dell’ultima ora, si è interrotto l’affare Büchel: “Ci sono i contatti, ma valutiamo tutta la situazione: andremo su un giocatore quando avremo la certezza che possa essere un valore aggiunto, anche perché l’abbondanza di giocatori è stato un problema l’anno scorso. Non c’è fretta, e poi Prati e Zanellato hanno giocato bene sabato: ritorna anche Murgia, che ha avuto un miglioramento in campo”.
Classifica e rendimento non sembrano all’altezza delle aspettative di inizio stagione: “Mancano ancora molte partite, e il calcio è imprevedibile: è una maratona, e abbiamo iniziato ottimamente questa seconda parte, facciamo i conti alla fine. Le mie sensazioni non sono cambiate: la squadra ha avuto un periodo di difficoltà, è innegabile. Abbiamo scontato problemi di comunicazione tra la squadra e il precedente allenatore, e siamo ripartiti con Daniele, e la situazione è totalmente cambiata, l’atmosfera è fantastica e i ragazzi hanno fiducia in lui. Lo sappiamo, è un allenatore giovane, ma stiamo crescendo insieme, cercando di soddisfare le sue richieste, per andare a rafforzare ulteriormente la trequarti. La nostra forza è lo spogliatoio, i ragazzi sono uniti, c’è affiatamento e unità d’intenti”.
E si ritorna sul versante economico: “Non è sostenibile investire 10 milioni all’anno: ma erano necessari e previsti dal nostro piano, per la situazione debitoria pesante ereditata. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a un modello più sostenibile, in grado di alimentarsi da solo: per questo abbiamo inserito una nuova figura nell’area commerciale; così come vogliamo puntare sul settore giovanile, per far crescere i talenti del futuro, sul modello dell’Atalanta. Non faremo investimenti folli, il futuro costruttivo arriva con una politica imprenditoriale sana senza debiti: questo è quello che voglio io e quello che vuole la città, un club solido dal punto di vista finanziario. È infatti importante come sono investiti i soldi, in modo solido: quando ero al Bologna, che era favorito in campionato, ha vinto il Carpi, che era dato ultimo con 2 milioni di rosa. Ci sono tanti esempi, come il Südtirol quest’anno: i soldi vanno spesi con coscienza”.
Ulteriori rinforzi di mercato? “Cerchiamo un altro trequartista, e forse un centrocampista; in difesa invece potrebbe interessarci un profilo che non sia un titolare. Ci stiamo guardando intorno per un secondo portiere, anche se mi piace molto Abati, che è cresciuto negli ultimi anni”.
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