Scienza e tecnologia
14 Gennaio 2023
Un piccolo riassunto del meglio e del peggio dell’anno appena passato, per provare a immaginare cosa ci aspetta il futuro

Top e flop digitali 2022

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Retinolo: un alleato per il viso, ma non solo

Il passaggio dai venti ai trenta si fa sentire: e a manifestare questo cambio di decina non è solo la carta d’identità ma proprio la nostra pelle. Proprio in questa fascia d’età iniziano a comparire le prime rughe, i primi segni del tempo, le zampe di gallina e...

Cosa devi sapere sulla disidrosi a mani e piedi

La conosciamo con il nome comune di disidrosi ma in medicina è nominata come “eczema disidrosico” o pompholix: si tratta di una tipologia di dermatite non comune che si riconosce per la comparsa di bollicine piene di liquido solitamente in zone come mani e piedi,...

di Edoardo Righini

Finisce un anno, ne inizia un altro ed è subito momento di bilanci. Cos’ha funzionato, cosa è andato storto, cosa si può fare per migliorare.

Chiariamo una cosa. I bilanci di questo tipo sono utili solo nel momento in cui si fanno, poi non servono a niente.

Tuttavia, ci aiutano a capire che anno è stato, ad avere una visione d’insieme e forse un po’ più di consapevolezza verso dove possiamo andare.

Per questo, come in un gioco innocente abbiamo provato a elencare alcuni top e flop (principalmente digitali) che anno caratterizzato il 2022. Consideratelo un modo come un altro di inaugurare un nuovo anno e di sdrammatizzare tutto ciò che doveva essere migliore e non lo è stato.

Partiamo dai top.

Intelligenza artificiale

Il 2022 è stato senza dubbio l’anno dell’Intelligenza Artificiale: ha mostrato di poter migliorare la nostra vita, svolgere attività complessa e creativa e addirittura disegnare. Le sue applicazioni ad ora appaiono infinite: dalla domotica alla gestione dei rifiuti, passando per la cura e il trattamento dei dati personali.

Se a vederla appare una fonte di risorse senza limiti non bisogna illudersi: tutte le principali problematiche e questioni morali più rilevanti verranno in futuro proprio dall’utilizzo di questa tecnologia. Saremmo abbastanza intelligenti per affrontare l’Intelligenza Artificiale?

Podcast

Ormai da fenomeno post pandiemia si parla di vero e proprio canale di intrattenimento, informazione e comunicazione imprescindibile. Finalmente l’audio digitale ha raggiunto la stessa dignità di quello via frequenze radio. Anzi, sempre più spesso le aziende usano i podcast per darsi una voce, per parlare in modo diverso, più umano.

Come sempre però il troppo stroppia e in poco tempo sono apparse valanghe di serie podcast decisamente trascurabili. Speriamo che nel 2023 la quantità vada di pari passo con la qualità.

BeReal

Più che un social, una provocazione intelligente contro il mondo artefatto costruito dagli influencer tutti chiacchiere e filtri a cuoricino.

L’obbligo di fotografarsi in poco tempo, così al naturale, senza la possibilità di creare un profilo e, dunque, un seguito ha mandato un messaggio: il social è più bello senza vanità e divismi vari.

Sopravvivrà nel 2023? Forse no, ma poco male, il messaggio è stato recepito forte e chiaro, specialmente dai più giovani.

E ora passiamo invece ai flop (che sono anche la parte più gustosa di ogni lista).

I social in generale

Facebook, Instagram, Twitter: brutto anno per i social classici, che vedono ridurre fatturati, utenti e nuovi iscritti. In generale, la grande promessa di una nuova realtà prima digitale che reale sembra essere sfumata rapidamente. E non con un certo sollievo.

Del resto, gli esperti già da tempo parlavano di bolla cresciuta a dismisura in questi anni. Che questa fine rappresenti un nuovo inizio?

Le criptovalute

A proposito di bolle, il 2022 sarà ricordato come l’anno in cui abbiamo tutti creduto di poter diventare ricchi con i bitcoin.

In generale, quello che doveva diventare un mercato finanziario alternativo, più libero e aperto, si è rivelato essere una trappola di deregulation, in cui a fare le spese di crolli e speculazione sono stati sempre (e come sempre) le fasce più deboli e meno tutelate.

Non che nel 2023 spariranno, ovvio, ma probabilmente servirà ripensare all’intero sistema, in cui il guadagno si accompagni anche alla tutela.

Gli NFT

Altro giro, altra bolla. All’improvviso tutti si sono scoperti critici d’arte, volendo comprare opere intangibili di persone (quasi sempre) sconosciute.

Questo ha spinto gli NFT prima in altissimo e poi, dopo che l’hype è passato, ne ha fatto crollare drammaticamente il valore.

Portiamoci a casa una cosa positiva: l’idea di creare cose in un’altra realtà è interessante, soprattutto per le aziende o per progetti benefici. Anche in questo caso occorre però essere cauti e chiedersi: ma possedere una cosa che non si può toccare, davvero ci soddisfa?

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com