Confcooperative si fonde. Un unico soggetto tra Ferrara e la Romagna
Confcooperative Ferrara e Confcooperative Romagna si fondono in un unico soggetto a partire dal 10 novembre quando le assemblee si riuniranno per sancire definitivamente il passo
Confcooperative Ferrara e Confcooperative Romagna si fondono in un unico soggetto a partire dal 10 novembre quando le assemblee si riuniranno per sancire definitivamente il passo
Ci sarà anche la Cgil di Ferrara alla manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato 25 ottobre per chiedere l’aumento di salari e pensioni, per dire no al riarmo, per investire su sanità e scuola, per dire no alla precarietà e per una vera riforma fiscale
Prima le botte, poi la denuncia ai carabinieri che ha dato il via a un'inchiesta ben più ampia e articolata, sfociata nell'accusa di caporalato. A risponderne oggi sono quattro fratelli pakistani, accusati - in concorso tra loro - di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, lesioni aggravate, estorsione e rapina
La Procura di Ferrara ha chiesto l'archiviazione per l'inchiesta aperta per omicidio colposo contro ignoti dopo la tragica fine di Rehman Faisal, l'11enne italo-pakistano morto dopo essere stato inghiottito dal mare a Lido degli Estensi
Con ogni probabilità questa tendenza riflette un nuovo approccio culturale e simbolico al commiato, orientato verso forme più personali, domestiche o naturalistiche. È, però, possibile che incidano anche scelte di risparmio
La morìa di pesci e molluschi avvenuta recentemente su alcuni tratti del litorale, pur essendo di intensità straordinaria rispetto al passato, è un fenomeno già conosciuto che ha cause ben precise. “Così intensamente non mi risulta si fosse mai verificato – commenta Giuseppe Castaldelli, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara – e di solito la situazione si verifica più tardi, a metà agosto. L’intensità è sorprendente e non è escluso che si ripeta. Ciò che ho saputo da Arpa è comunque ragionevolissimo, perché è vero che non c’è un inquinamento in atto di tipo acuto e che si tratta di un fenomeno naturale”.
E’ una considerazione da esperto, quella fornita da Castaldelli, esclusivamente di tipo culturale, come lui stesso intende precisare. Quindi non un vero e proprio parere, “perché i pareri si danno sui numeri, di cui non dispongo in quanto li stanno raccogliendo i tecnici Arpa”.
Il fenomeno è già accaduto circa quindici giorni fa in laguna di Venezia, con rilevante epidemia di pesce giunto fino nel Canal Grande, successivamente nella Valle di Gorino e poi in vari punti della costa ferrarese (Lidi di Volano, Nazioni, Pomposa e Scacchi) e ravennate, a Casal Borsetti. Si tratta di morìe causate dalle crisi anossiche (totale assenza di ossigeno disciolto nella colonna d’acqua) e quindi da condizioni non idonee alla vita degli organismi che vivono a stretto contatto dei fondali, in particolare molluschi e piccoli pesci. L’anossia delle acque è stata rilevata anche dalla rete di monitoraggio che gestisce la Provincia di Ferrara, nella stazione di monitoraggio in mare al termine della diga foranea di Porto Garibaldi, e in Sacca, nelle varie stazioni dove l’ossigeno, soprattutto durante la notte e le prime ore del mattino, raggiunge valori prossimi allo zero e le temperature dell’acqua hanno raggiunto i 33 gradi centigradi in laguna e i 30,5 in mare.
“Ciò che potrebbe aver reso il fenomeno particolarmente acuto – spiega Castaldelli – è il maggior contributo di nutrienti dal Po, che è stato in piena per due mesi e mezzo apportando fosforo e azoto verso il mare, quindi il caldo anomalo successivo”. Fattori che hanno prodotto condizioni eutrofiche con produzioni di biomassa abbondanti (alghe e fitoplancton) e successivamente condizioni distrofiche, dovute alle alte temperature e ridotto idrodinamismo, che portano alla decomposizione degli organismi vegetali, con il conseguente consumo della maggior parte di ossigeno presente nell’acqua.
I fenomeni infatti, come spiega un comunicato della Provincia, sono principalmente localizzati in aree a ridotto idrodinamismo (scarsa circolazione delle acque): ad esempio in Sacca di Goro, in particolare nella Valle di Gorino, dove per cercare di limitare e ridurre il fenomeno la Provincia ha attivato 10 pompe, tuttora in funzione, per indurre una circolazione forzata e impedire che l’acqua anossica generata venga spostata verso le aree produttive della laguna, nelle aree retrostanti le scogliere, lungo il litorale e a Casal Borsetti.
“La sommatoria delle attività umane – aggiunge il ricercatore Unife – fa sì che da tempo, almeno una trentina d’anni, vi sia un consistente apporto di nutrienti in mare. Basti pensare al fenomeno delle mucillagini negli anni ’90, ad esempio. E quando l’acqua viene continuamente degradata, se le temperature poi raggiungono queste punte, l’intensità del fenomeno si accentua fino a questi livelli”.
“Per cercare di ridurre il problema occorrerebbe limitare il fenomeno dell’eutrofizzazione delle acque costiere – spiega la dirigente del settore Ambiente ed Agricoltura della Provincia, Paola Magri – che significa limitare il consistente apporto di nutrienti che derivano dall’intero bacino del Fiume Po”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com