Goro. Con la chiusura dell’annualità 2025, l’Amministrazione comunale di Goro traccia un bilancio delle principali opere pubbliche avviate o concluse nel corso del mandato. Il quadro che emerge dal comunicato diffuso dal Comune è quello di un territorio interessato da numerosi cantieri, con un volume di investimenti rilevante e una forte incidenza di fondi sovracomunali, in particolare Pnrr, risorse regionali e ministeriali.
Secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione, l’obiettivo perseguito è quello di superare criticità strutturali storiche attraverso un insieme coordinato di interventi su edilizia scolastica, infrastrutture portuali, spazi pubblici, servizi e mobilità. A rivendicare l’impostazione politica è il sindaco Marika Bugnoli, che afferma: “Se è vero, come è vero, che la qualità della vita si misura dai servizi e dalla sicurezza, noi abbiamo scelto la strada più difficile ma più giusta: demolire per ricostruire, dragare per navigare, investire per restare”.
Uno dei capitoli più consistenti riguarda l’edilizia scolastica e sociale. Il Nuovo Polo Scolastico, finanziato con fondi Pnrr per oltre 8,3 milioni di euro, prevede la demolizione e la ricostruzione dell’attuale complesso con criteri di sicurezza, efficienza energetica e innovazione tecnologica; i lavori sono in corso e la conclusione è prevista nel 2026. Sempre nell’ambito dei servizi per l’infanzia, è in fase avanzata il nuovo asilo nido, dal valore di circa 867 mila euro, anch’esso finanziato dal Pnrr e prossimo alla consegna.
Rilevante anche il pacchetto di interventi legati al porto e alla navigabilità dei canali, considerati strategici per l’economia locale. Tra questi figurano i lavori alla Banchina Nord del porto di Goro, con un investimento di 1,5 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’abitato, la manutenzione straordinaria della Banchina Ovest (circa un milione di euro, fondi Feampa) e il completamento della messa in sicurezza della Banchina Est. Sul fronte idraulico, sono stati conclusi gli escavi della bocca secondaria, mentre sono in fase di affidamento i dragaggi dei canali portuali di Goro e Gorino; è inoltre in istruttoria una richiesta di finanziamento Feampa da 800 mila euro per il porto di Gorino.
Accanto alle infrastrutture tradizionali, l’Amministrazione segnala interventi orientati alla diversificazione economica e alla valorizzazione turistica e culturale. Il progetto “Borghi Rurali” e Visitor Center (Goro Plus), da 1,55 milioni di euro, punta al recupero degli ex Magazzini del Mercato Ittico e dell’ex Locanda, destinati a diventare rispettivamente Museo dell’Acqua e della Laguna e Centro culturale Milva; i lavori sono in corso, con termine previsto nel 2026. Sul versante della mobilità sostenibile, risultano quasi ultimati i lavori della pista ciclabile Porto di Gorino–Lanterna Vecchia, mentre sono programmati per il prossimo anno la ripresa e il completamento di altri tratti ciclabili finanziati dal Pnc e dal programma Leader.
Un ulteriore progetto, finanziato dal Pr Fesr, interessa l’area tra via Provinciale e il campo sportivo, destinata a diventare un nuovo spazio verde multifunzionale con strutture sportive, percorsi ciclabili e interventi di rinaturalizzazione in collaborazione con l’Ente Parco del Delta del Po.
Nel bilancio trovano spazio anche opere di riqualificazione urbana e modernizzazione dei servizi. Sono stati completati la demolizione dell’edificio fatiscente vicino a Piazzetta Bruno Bordoni e la riqualificazione dell’area retrostante il Municipio, con interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Proseguono inoltre i lavori di efficientamento energetico della sede comunale nell’ambito del programma Mab Unesco, il progetto Polis di Poste Italiane per la trasformazione dell’ufficio postale e la digitalizzazione della sala consiliare.
Parallelamente agli interventi già finanziati, il Comune ha presentato nuove richieste di contributo, tra cui quelle per il potenziamento della videosorveglianza e per un piano asfaltature da un milione di euro, entrambe attualmente in fase di istruttoria.
Nel commentare il quadro complessivo, il sindaco Bugnoli parla di una risposta alle difficoltà tipiche delle aree interne e del calo demografico: “Operiamo in un contesto complesso: Goro, parte dell’Unione delle Terre del Delta, è l’avamposto di quelle Aree Interne che soffrono il calo demografico”. Il primo cittadino sottolinea inoltre il ruolo della struttura comunale e degli organi politici, definendo il risultato “il frutto di uno sforzo collettivo” e richiamando l’unità di intenti come elemento centrale dell’azione amministrativa.
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