Tresignana. Tresigallo si conferma sempre più città simbolo del razionalismo italiano e polo culturale del Novecento. Da Città Metafisica a Città di Fondazione, passando per il suo ruolo di centro culturale riconosciuto a livello nazionale, il 2025 è stato per Tresigallo – e più in generale per Tresignana – un anno da protagonista.
A testimoniarlo sono i numeri del turismo, in costante crescita: nel 2025 le visite alla città ideale di Edmondo Rossoni ha sfiorato quota 15 mila, con un picco significativo nel mese di settembre, che da solo ha fatto registrare oltre 6 mila presenze. Un risultato impensabile fino a pochi anni fa, secondo il sindaco Mirko Perelli, se si considera che prima del 2016 Tresigallo era quasi sconosciuta non solo ai turisti, ma anche agli stessi ferraresi.
“È stato un anno importante – ha sottolineato il sindaco di Tresignana – caratterizzato da una moltitudine di eventi culturali che hanno riscosso grande successo e portato ulteriormente alla ribalta il nostro paese”. Un calendario fitto che ha spaziato tra convegni, conferenze, presentazioni letterarie, concerti, stagione teatrale, festival, concorsi musicali, sagre, feste di comunità e sportive, arte di strada. “A Tresignana non ci siamo fatti mancare davvero nulla”, ha rimarcato il primo cittadino.
Un lavoro organizzativo importante, condiviso all’interno della maggioranza e sostenuto in particolare dal professor Mauro Merlanti, consigliere comunale con delega al cultura e turismo, insieme ai dipendenti comunali, alle biblioteche, alle associazioni del territorio e, in parte, anche al tessuto economico locale. “I risultati – ha aggiunto Perelli – si sono visti”.
Il 2025 è stato anche l’anno del “Progetto 3 anniversari”, realizzato grazie al cofinanziamento della Struttura anniversari della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un percorso che ha permesso di celebrare con iniziative di alto profilo culturale e divulgativo il 250esimo anniversario della pubblicazione del trattato “L’Agricoltor Ferrarese” del prelato e agronomo locale Don Chendi, il 90esimo anniversario dell’avvio della rifondazione di Tresigallo ad opera di Rossoni e il 60esimo anniversario della morte dello stesso ideatore della città ideale.
Tra gli eventi di punta si sono distinte le ormai consolidate Giornate Metafisiche, la prima edizione di Art’30 – Festival della cultura anni ’30, ma anche il debutto del festival della letteratura di Tresigallo. Grande successo anche per le sagre storiche del territorio: la Sagra del Pollo di Formignana e “A zzuè al maiàl in piàza” a Tresigallo, entrambe da record nel 2025 e premiate con il riconoscimento nazionale di Sagra di Qualità conferito dall’Unpli.
Accanto a queste manifestazioni, il calendario ha incluso la prima edizione del Festival delle Bolle e delle arti di strada a Formignana, mostre d’arte continue all’urbano Center Sogni a Palazzo Pio, eventi e mostre fotografiche, opere teatrali, concerti in piazza, oltre al ritorno del Carnevale a Tresigallo e alla conferma di quello di Formignana. Un’offerta resa possibile grazie a un volontariato locale “ricchissimo e fortissimo”, come lo ha definito il sindaco.
Secondo l’amministrazione, il turismo culturale e ambientale – quello “lento” – è in forte crescita, soprattutto nel periodo successivo alla pandemia. “Stranieri e italiani – ha spiegato Perelli – hanno cambiato il modo di concepire il turismo: non cercano più solo il mare e le mete di massa, ma si muovono tutto l’anno alla ricerca di tranquillità, natura, arte, storia e buona cucina”. In questo contesto Tresignana, anche grazie alla vicinanza con Ferrara e Comacchio e alla sua posizione strategica rispetto a Venezia, Padova, il Delta del Po, Ravenna, la Romagna e Bologna, dimostra di potersi ritagliare un ruolo di primo piano.
Resta però aperta una sfida: la carenza di strutture ricettive e di ristorazione. “Oggi – ha ammesso il sindaco – le persone vengono a Tresignana, ma poi mangiano e dormono nei territori limitrofi. Mancano servizi turistici adeguati: è questa la partita da vincere per garantire un futuro alla nostra comunità”. L’amministrazione continuerà a investire in attrattività e nel recupero del patrimonio architettonico, storico e ambientale, affiancando la ricerca di investitori privati. “I privati devono fare la loro parte, credendoci e investendo: è il nostro auspicio per i prossimi anni, a partire già dal 2026”.
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