Basket
28 Dicembre 2025
Coach Emanuele Di Paolantonio parla alla vigilia della trasferta milanese: "Sarebbe importantissimo arrivare al giro di boa con 18 punti"

Benedetto, c’è l’Urania Milano: “Situazione di emergenza, ma voglio una prestazione di carattere”

di Redazione | 4 min

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Domenica 28 dicembre, la Benedetto XIV Cento è attesa dalla trasferta contro l’Urania Milano. Nel consueto appuntamento prepartita, coach Emanuele Di Paolantonio ha risposto alle domande sulla preparazione della gara e sulla situazione di emergenza.

Quali sono le condizioni di Berdini? Potrà giocare domenica?

“Direi di no. Ha fatto tutti gli esami strumentali del caso, per fortuna sono negativi ma ha ancora dolore, non si è mai allenato con la squadra fino a ieri in cui ha provato ma al riscaldamento si è fermato, quindi direi che non ci sarà nemmeno lui e non è il nostro unico problema, perchè si aggiunge a quello di Tiberti e in generale ad una settimana difficilissima, con altri due giocatori da gestire: Tanfo che aveva preso un colpo e Aka che purtroppo, essendo sempre costretto a stare in campo, non ha ancora recuperato dal dolore alla schiena; poi Arletti ha avuto la febbre e a Gabe si è girata la caviglia. La settimana è stata abbastanza complicata”.

Data la situazione emergenziale, come siete riusciti ad allenarvi? Tiberti out almeno altre tre settimane è una brutta tegola: come pensate di rimediare? Vi state guardando intorno per cercare un pivot?

“La società dall’anno scorso ha dimostrato di essere attenta al mercato, ma oggi non ci sono grossi movimenti sul mercato. Questa è comunque una situazione difficile che Renato in primis sta monitorando, ma non è semplice perché nella speranza di avere Tibe quanto prima di nuovo con noi poi ci sarebbe un giocatore in più. Purtroppo il suo è un infortunio particolare che ha avuto anche un’evoluzione particolare: se avessimo saputo prima che sarebbe stato fuori due mesi e mezzo o quello che sarà, si poteva pensare di fare qualcosa di diverso, fermo restando le difficoltà del mercato e ovviamente considerando le disponibilità economiche, perché si tratta in caso di uno sforzo extra da parte della società. Quindi è una situazione molto complicata, oggettivamente oggi non c’è nulla di nuovo da questo punto di vista ma l’infortunio di Tibe, che ci ha sicuramente condizionato parecchio, nell’immediato futuro è quello che mi preoccupa di meno, perché abbiamo fermi altri giocatori e io ho bisogno di recuperare qualcuno per poterci allenare e poi per poter essere più competitivi la domenica”.

Urania-Benedetto è uno scontro diretto tra squadre in emergenza; come state vivendo l’avvicinamento al match e che Urania ti aspetti?

“Loro non sono in emergenza, sono al completo. Hanno anche un roster lungo e di talento, ma come sapete non guardo troppo in casa degli altri, quindi a prescindere da tutto ciò guardo noi: oggi siamo, ripeto, in una situazione di emergenza perché finché eravamo tutti e dodici – anzi per assurdo eravamo uno in più perché c’era Arletti che si allenava ma era ancora fuori dal roster, quindi eravamo tredici – davamo grande qualità agli allenamenti, avevamo la possibilità di gestire tutto e di allenarci in maniera competitiva e infatti eravamo a 7 vinte e 5 perse nel momento in cui si è fatto male Tiberti. Da lì si sono concatenate una serie di situazioni che non ci permettono da un po’ di tempo di fare nemmeno dei 5 contro 5 in allenamento e questo lo stiamo pagando, al netto del fatto che come ho già detto siamo sicuramente in un momento negativo ma questa squadra non molla mai ed è tutti i giorni qui in palestra. Non molla nemmeno la domenica, perché comunque le nostre ultime sconfitte sono state a Pesaro che è prima in classifica, con Verona in casa che è seconda, a Brindisi che è terza e con Rimini in casa che è quarta; abbiamo affrontato le prime quattro, la quinta ora è Avellino e l’abbiamo anche battuta nonostante questa situazione, quindi questa squadra non molla, non fa un passo indietro. Faremo lo stesso anche a Milano, consci del fatto che è una situazione veramente difficile e che complica il lavoro quotidiano, ma in partita cercheremo di non pensarci e di dare il meglio di noi stessi per fare una prova di carattere e speriamo che di tornare da Milano con il sorriso”.

Quanto importante sarebbe arrivare al giro di boa con 18 punti in classifica creando probabilmente un bel cuscinetto con la zona playout?

“Sarebbe importantissimo ovviamente, però guardo al nostro recente passato: l’anno scorso abbiamo girato a 10 e abbiamo fatto un girone di ritorno con più vittorie che sconfitte, staccando poi nettamente – l’ultima giornata eravamo abbiamo chiuso a +4 – su chi ha fatto i playout, quindi il campionato, a prescindere dal risultato di Milano, è ancora lunghissimo. Ovviamente arrivarci con un vittoria in più vorrebbe dire aver fatto più dell’80% di vittorie in più rispetto al girone d’andata dello scorso anno sarebbe molto importante, soprattutto perché sarebbe una vittoria centrata in trasferta contro una squadra che oggi occupa una posizione che noi vogliamo evitare. Come ho detto, il campionato è talmente lungo e possono succedere talmente tante cose nelle 19 partite restanti che poi sicuramente ci sarebbe da fare attenzione, ma in un caso o nell’altro è un risultato sì importante ma che non pregiudica in alcun modo il nostro girone di ritorno”.

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