Alla notizia della scomparsa di Ansalda Siroli, storica protagonista delle lotte per i diritti delle donne a Ferrara, sono numerosi i messaggi di cordoglio arrivati che ne ricordano il ruolo, l’impegno e l’eredità civile.

Il consigliere regionale Pd Paolo Calvano la ricorda come “una femminista autentica”, che ha difeso con caparbietà e lungimiranza i valori democratici, stando “costantemente dalla parte dei più deboli”. Le sue battaglie, sottolinea, “dovranno continuare a essere una guida nel nostro impegno quotidiano per le pari opportunità e contro la violenza sulle donne”.

Il Partito Democratico ferrarese, con il segretario Nicola Minarelli, sottolinea come Ansalda abbia “con tenacia, determinazione e caparbietà fatto la storia delle pari opportunità e della dignità della persona”, dando voce alla libertà “dai soprusi nelle lotte bracciantili e dalle violenze sulle donne”. Un impegno, il suo, che ha trasformato “parole in gesti e pratiche concrete”. Il Pd si dice “immensamente grato” e si stringe al dolore dei familiari.

Parole di riconoscenza arrivano anche dalla segretaria del Partito Democratico del Comune di Ferrara, Giada Zerbini, che parla di un “vuoto profondo” lasciato in città da una donna “libera e determinata, capace di trasformare l’impegno civile in pratica quotidiana, sempre dalla parte della dignità delle persone e dei diritti delle donne”. E aggiunge: “Lavoreremo affinché la tua eredità continui a vivere nelle nostre comunità”.

Cordoglio anche dalla Federazione di Rifondazione Comunista di Ferrara, che la definisce una figura capace di segnare “un prima e un dopo” nella storia cittadina: “partigiana della democrazia, della pace, dell’uguaglianza e dei diritti delle donne”, impegnata per anni “dentro le istituzioni e nelle strade”.