Dalla sanità ferrarese ai vertici del nuovo sistema sanitario ligure. Monica Calamai è stata nominata direttrice generale dell’Irccs Azienda Ospedaliera Metropolitana di Genova, uno degli incarichi più delicati e strategici della riforma varata dalla Regione Liguria. Una scelta che riporta alla ribalta nazionale una manager sanitaria ben conosciuta anche a Ferrara, dove ha ricoperto il ruolo di direttrice generale sia dell’Azienda Usl sia dell’Azienda Ospedaliera, lasciando un segno profondo nei processi di integrazione e riorganizzazione dei servizi nell’ottica di un’unificazione delle due aziende.
La nomina di Calamai rientra nelle prime designazioni approvate dalla giunta regionale ligure per dare attuazione al nuovo assetto della sanità. Il modello prevede una forte integrazione tra le grandi strutture ospedaliere genovesi – San Martino, Galliera e Villa Scassi – riunite in un’unica azienda metropolitana con funzioni di alta specializzazione, ricerca e didattica. Una sfida complessa, che richiede competenze gestionali consolidate e una visione di sistema: caratteristiche che hanno accompagnato l’intero percorso professionale della manager.
Medico specialista in Igiene e Medicina preventiva, Calamai è stata tra le più giovani direttrici generali in Italia. Prima dell’esperienza ligure ha guidato realtà sanitarie di primo piano, dalla Toscana all’Emilia-Romagna. A Ferrara, in particolare, ha avuto un ruolo centrale nel governo di una fase delicata per il sistema sanitario locale, lavorando sull’equilibrio economico, sul rafforzamento dell’integrazione ospedale-territorio e sulla riorganizzazione dei percorsi assistenziali.
Proprio l’esperienza maturata nelle aziende sanitarie ferraresi viene indicata come uno dei punti di forza che hanno portato alla sua designazione in Liguria. La nuova Azienda Ospedaliera Metropolitana dovrà infatti affrontare nodi cruciali come la riduzione delle liste d’attesa, l’attrazione di professionisti, l’innovazione tecnologica e il coordinamento con la sanità territoriale, in un contesto regionale in profonda trasformazione.
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