Argenta. C’è chi non crede che i progetti della giunta Baldini ad Argenta potranno rappresentare la rinascita del territorio. In questo senso si esprimono i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia e Argenta Rinnovamento: “Il primo punto da chiarire è che il coinvolgimento dei cittadini alle scelte dell’amministrazione, di cui tanto si vanta Baldini, è una puramente frutto della sua fantasia. È infatti evidente la distanza, sempre più grande, tra chi amministra il Comune e i suoi abitanti i quali, sentendosi ignorati, esprimono con un rassegnato silenzio il loro disappunto”.
“Nonostante la forte imposizione fiscale – continuano i capigruppo Fanini e Azzalli – il Comune non è in grado di prevedere serie politiche di investimento con risorse proprie, dovendosi affidare sul solo PNRR, peraltro compiendo scelte sbagliate. L’Argenta del futuro, tanto decantata dal Sindaco, resterà priva, ad esempio, di un teatro veramente riqualificato, mentre avrà un polo dell’infanzia sotto l’argine del Reno, con un asilo nido di dubbia necessità visto che è stato Baldini stesso ad ammettere che potrebbe partire anche un anno dopo la conclusione dei lavori. A ciò si aggiunge il famigerato progetto di ampliamento dei giardini pubblici, e ci chiediamo quanti cittadini ne siano a conoscenza, il quale, tra nuovi boschi e corsi d’acqua, stozzerà la principale via del capoluogo, creando il caos davanti alle scuole per genitori, studenti e insegnanti e diminuendo notevolmente il numero di parcheggi”.
“Nel corso dei mesi – aggiungono i rappresentanti dell’opposizione – si è assistito al solito modus operandi della giunta Baldini, che da una parte non mantiene gli impegni presi in campagna elettorale, visto che ad oggi ancora non si hanno notizie sulla fantomatica nuova piscina e palazzetto, e dall’altra si caratterizza per un piangersi addosso attribuendo responsabilità inesistenti al Governo per tagli a risorse. Ormai ci crede più nessuno: eventuali tagli, presenti ciclicamente ogni anno dal 2012, ma lamentati dal primo cittadino solo ora che al Governo non c’è il PD, sono in forza di una legge emanata dal Governo Conte II e riguarda tutti i comuni indistintamente”.
“È fin troppo evidente – concludono – che la desolazione che tocca l’intero territorio comunale è riconducibile a scelte sbagliate di chi amministra localmente, lasciando il capoluogo al buio e affidando le frazioni all’immenso lavoro dei preziosi volontari. Per il resto i cittadini continuano a pagare a fronte di servizi a dir poco scadenti. Se questa è la direzione che Baldini intende mantenere, nessun decollo si vede all’orizzonte, ma solo l’ennesima occasione perduta”.
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