Politica
24 Dicembre 2025
Per il triennio 2026-2028 i conti sono in ordine senza la necessità di ricorrere a misure straordinarie

La Provincia approva un bilancio da 87 milioni

di Redazione | 3 min

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La Provincia di Ferrara fa sapere di aver approvato un bilancio in equilibrio per il triennio 2026-2028 senza la necessità di ricorrere a misure straordinarie. Non è dunque prevista alcuna applicazione di avanzi o alienazioni patrimoniali, la pressione fiscale rimane invariata e sono state stanziate maggiori risorse correnti per la manutenzione ordinaria della viabilità e per potenziare la dotazione organica, specie a copertura dei pensionamenti.

“L’equilibrio del bilancio di previsione – ha commentato il presidente della Provincia, Daniele Garuti – ci consente di colmare le lacune in organico e di rinforzare le figure amministrative e tecniche indispensabili innanzitutto per i settori dei lavori pubblici e della pianificazione territoriale, nonché per svolgere quella funzione di Provincia Casa dei Comuni, specie per i più piccoli”.
Altro obiettivo in programma, ha ricordato Garuti, è l’analisi dei costi delle utenze, con bollette da un milione per la luce e di due milioni per il riscaldamento: “stiamo pensando ad una figura di energy manager – ha precisato – per una verifica puntuale di costi e contratti, come servizio sia per la Provincia che per i Comuni”.

Voto compatto e favorevole della maggioranza mentre i consiglieri di opposizione (Edoardo Accorsi, Andrea Baldini, Anna Chiappini e Matteo Proto) si astengono. Subito prima il bilancio aveva incassato anche il parere favorevole dei sindaci della provincia.

Si tratta di una manovra che muove complessivamente risorse per 87 milioni in entrata e in uscita per il solo 2026 e che sopporta due misure di revisione della spesa.

La prima spending review deriva dalla legge di bilancio per il 2024 e quota per la Provincia oltre 340 mila euro per ogni esercizio.
La seconda è frutto della legge di bilancio per il 2025, quota 158 mila euro per ciascun esercizio e impone un taglio alle spese correnti da accantonare e impiegare l’anno successivo in investimenti.

Persiste poi il contributo alla finanza pubblica, che per il 2026 si assesta a quota 10,1 milioni, ossia 600 mila in meno rispetto al 2024, e destinato a calare nel 2027 a 9,6 milioni.

L’anno prossimo, dunque, la Provincia potrà contare su 600 mila euro di maggiori risorse che potrà impiegare sulla spesa corrente, in parte per incrementare la manutenzione ordinaria della viabilità e in parte per nuove assunzioni necessarie a compensare il turn over e per coprire i costi dei rinnovi contrattuali del comparto.

Una spesa del personale che così si assesta sugli 8,1 milioni, con un incremento del’8,52 per cento rispetto al 2025, e che si manterrà stabile per il prossimo triennio.

A 18,3 milioni, invece, ammontano le spese per investimenti nel 2026, con viabilità e tutela dei beni culturali a fare la parte del leone.

In particolare sono 10,5 i milioni per strade, scuole e ponti (4 dei quali ultimati nell’ultimo anno ad Argenta sul fiume Idice, Ponte Mascellani a Lagosanto, a Poggio Renatico nei pressi della base aeronautica e a Casumaro sulla SP12, con un investimento di 4,2 milioni), mentre ammonta a 7,6 milioni l’investimento per l’avvio l’anno prossimo del cantiere da 12,7 milioni complessivi a base d’asta del Castello Estense.

Si conferma la dinamica in calo del debito complessivo della Provincia estense, con la previsione di 28,3 milioni per l’anno prossimo (rispetto ai 31,7 del 2025), destinata a calare fino a 21,1 milioni nel 2028.

Un andamento che fa registrare una parallela diminuzione anche della quota interessi passivi a servizio del debito, dai 1,2 milioni del 2026 ai 968 mila nel 2028, vale a dire un peso del 2,10 per cento sul totale delle entrate correnti per l’anno prossimo (che calerà all’1,67 per cento nel 2028), ben al di sotto, quindi, del limite del 10 per cento fissato dalla legge.

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