Il consigliere comunale Leonardo Fiorentini (Lista Civica Anselmo) ha depositato un’interpellanza per chiedere massima trasparenza sulla notizia apparsa sul nostro quotidiano, riguardante il patrocinio del Comune di Ferrara alla campagna “Mondo Libero dalla Droga”, attiva anche con distribuzione di materiali nei pressi delle scuole.

«Sia chiaro, qui non si vuole creare alcuna polemica “pro” o “contro” la prevenzione dell’uso problematico di sostanze: al contrario. Parlare di sostanze, legali o illegali che siano, è una cosa seria, e quando si parla a ragazze e ragazzi servono contenuti aggiornati, verificati e basati su evidenze, non materiale costruito per generare paura», dichiara Fiorentini.

L’interpellanza chiede all’Amministrazione se e quando fosse a conoscenza dei collegamenti fra l’associazione e un ecosistema riconducibile a Scientology, e quali verifiche istruttorie siano state svolte prima di concedere il patrocinio: governance, affiliazioni, rete internazionale, materiali utilizzati, eventuali finalità di raccolta contatti e modalità di distribuzione.

«Un Comune, quando concede un patrocinio, non mette solo un timbro. Quel timbro deve poggiare su un’istruttoria solida e trasparente, che garantisca in tutti i modi possibili, visto che aggiunge credibilità all’iniziativa. Per questo chiedo cosa è successo e quale cortocircuito interno abbia permesso la discutibile decisione di patrocinare un’iniziativa così strettamente legata a Scientology. Chi ha valutato i contenuti? con quali criteri? E soprattutto: quali condizioni e controlli sono previsti, e quali eventuali altre attività oltre alla distribuzione del materiale sono previste?», aggiunge Fiorentini.

Nel testo si evidenziano inoltre criticità del materiale divulgativo: «L’opuscolo “La Verità sulla Droga” presenta un’impostazione datata – l’ultimo documento citato risale al 2008 – e allarmistica e contiene affermazioni che appaiono lontane dalle evidenze scientifiche, come la rappresentazione meccanica del “passaggio” dalla cannabis a droghe più pesanti “per ottenere lo stesso sballo” o il ricorso a statistiche che confondono correlazioni e causalità. È esattamente il tipo di scare tactics (tattiche del terrore) che la letteratura segnala come potenzialmente inefficace e controproducente, in particolare quando ci si approccia ad adolescenti».

«Le attività patrocinate dall’amministrazione, in particolare quelle su prevenzione e dipendenze, dovrebbero garantire non solo piena trasparenza dei soggetti proponenti ma anche coerenza con pratiche evidence-based. Non basta uno slogan come “un mondo libero dalla droga”: dovremmo invece – puntualizza il consigliere – offrire agli adolescenti un’educazione onesta e scientificamente accurata sulle sostanze, basata sulla riduzione del danno e sul superamento dell’approccio “terroristico”. Su scuola e salute pubblica non si improvvisa», conclude Fiorentini.