Economia e Lavoro
22 Dicembre 2025
I sindacati: "Le risposte ricevute non sono state sufficienti ed esaustive al fine di garantire il livello occupazionale del personale"

Amsef, continua lo stato di agitazione

di Redazione | 2 min

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Continua lo stato di agitazione voluto dai sindacati per Amsef anche dopo l’incontro di lunedì 22 dicembre nel quale si è discussa la procedura di raffreddamento sulla vendita delle quote. L’incontro è stato convocato presso la Prefettura di Ferrara alla presenza del prefetto Massimo Marchesiello.

Oltre ai rappresentanti sindacali di UilTrasporti Emilia‑Romagna, Fp Cgil e Fit Cisl di Ferrara, erano presenti: Luca Cimarelli, presidente di Ferrara Tua; Gelmi, Amministratore Unico di Amsef; il direttore generale del Comune di Ferrara, Sandro Mazzatorta; in collegamento l’assessore con delega alle aziende partecipate, Matteo Fornasini.

Durante il confronto, i sindacati fanno sapere di aver contestato le modalità di comunicazione della procedura da parte di Ferrara Tua, definite “frettolose e non conformi ai termini di legge”, e arrivate con pec “inviate a indirizzi errati e senza il rispetto del necessario preavviso di 25 giorni rispetto alla votazione in Consiglio comunale sulla vendita delle quote”.

Hanno quindi rilevato “come questo quadro possa configurare una condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori”.

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre ribadito la richiesta di “applicare integralmente l’accordo sulla mobilità interna del 2019 fra società del gruppo Ferrara Tua, che prevede la possibilità di trasferimento e ricollocazione del personale anche in caso di dismissione di una delle aziende del gruppo”.

Dal canto suo Ferrara Tua ha dichiarato, fanno sapere i sindacati, “di voler applicare l’accordo solo per una quota limitata del personale, garantendo esclusivamente le tutele previste dall’art. 2112 del Codice Civile in caso di trasferimento di ramo d’azienda e assolutamente insufficienti”.

Fanno inoltre sapere di aver respinto l’interpretazione del direttore Mazzatorta secondo cui Amsef sarebbe “un’azienda ‘non soggetta alla legge 146/90’ perché definita di ‘attività puramente commerciale e non essenziale'”. Non a caso sottolineano che “l’azienda stessa applichi il Ccnl delle aziende pubbliche di servizi funebri, a testimonianza del ruolo pubblico del servizio e della necessità di rispettare i diritti dei lavoratori”.

A conclusione dell’incontro UilTrasporti Emilia‑Romagna, Fp Cgil e Fit Cisl di Ferrara hanno deciso di mantenere aperto lo stato di agitazione in quanto “le risposte ricevute non sono state sufficienti ed esaustive al fine di garantire il livello occupazionale del personale di Amsef nella sua totalità”.

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