Adamant Ferrara, alla Bondi Arena passa anche Jesi. E adesso?
Niente da fare. Una partita cruciale, come preannunciato alla vigilia, che non è andata secondo i piani: ancora una volta i biancazzurri crollano nell’ultimo quarto
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Per la Corte dei Conti i compensi decisi dal sindaco Alan Fabbri per gli amministratori di Ferrara Tua non rispettano i parametri normativi e le esigenze di contenimento dei costi necessari a rispondere ai principi di trasparenza e di legalità
Tre giorni, numerosi professioniste/i coinvolti, un obiettivo comune: dare forma al futuro della formazione digitale. Dal 17 al 19 dicembre l’Università di Ferrara e l’Associazione Italiana Utenti Moodle (AIUM) hanno organizzato il convegno MoodleMoot Italia
Un viaggio nell’immaginario di Romeo and Juliet che attraversa i secoli, dall’antichità alla modernità, passando per mito, epica, teatro e musica
Una nuova donazione avvenuta sabato 20 dicembre che consentirà di rispondere alle necessità quotidiane della struttura e di garantire continuità nella cura degli animali ospitati
Ferrara per la Palestina è ritornata in piazza ieri, domenica 21 dicembre, per ricordare alla cittadinanza che “l’orrore del genocidio palestinese non è ancora finito, a dispetto del silenzio con cui i principali mass media nascondono”.
I manifestanti si sono ritrovati in piazza della Cattedrale riempiendo il sagrato del duomo di candele e dei nomi dei piccoli innocenti sepolti dalla guerra.
“Nella striscia di Gaza – denunciano i manifestanti – l’occupazione sionista continua a provocare morte usando non solo le armi, ma anche la fame ed il freddo come strumento di sterminio del popolo palestinese. Mentre 1 milione e mezzo di persone, compresi 30mila bambini, sono a rischio di morte, esposti al clima rigido invernale e alle tempeste, l’assedio impietoso di Israele continua ad impedire l’entrata degli aiuti umanitari”.
Ferrara per la Palestina denuncia che “sono già almeno 13 i bambini e 17 gli adulti per il freddo, 14 le persone decedute a causa dei crolli dei palazzi in cui avevano cercato rifugio, indeboliti dai bombardamenti e dagli acquazzoni. Al contempo 300.000 tende e case mobili destinate ai campi profughi rimangono bloccate ai valichi insieme alle forniture essenziali di cibo e medicinali, coperte e abiti caldi compresi. Gli aiuti che si trovano fermi ai valichi, a pochi chilometri di distanza, non vengono fatti entrare perché Israele continua di fatto a limitare severamente l’ingresso degli aiuti umanitari, nonostante gli accordi firmati nel trattato di pace”.
A questi, si aggiungono “i morti negli attacchi che i coloni perpetrano in tutto il territorio palestinese e in Cisgiordania. In quest’ultima in particolare, gli attacchi dei coloni contro i palestinesi hanno raggiunto livelli record: oltre 3100 attacchi registrati con cui l’offensiva israeliana continua a “mangiare” territori palestinesi, demolendo case, scuole, cliniche, ulivi, aggredendo le famiglie e costringendole a lasciare le proprie terre”.
“Più di 1000 i feriti che si contano dal cessate il fuoco e quasi 400 i morti ufficialmente registrati per mano dei coloni israeliani . Continua il macabro resoconto -. Il bilancio dall’inizio della guerra è di 70.668 morti e 171.152 feriti. Ma questi numeri sono solo una stima al ribasso: le macerie continuano a restituire corpi, giorno dopo giorno. Si stima che sotto le macerie giacciano ancora circa 10mila persone. Nelle strade, tra le macerie in cui i Palestinesi cercano con forza ancora di sopravvivere, son presenti ancora 70mila tonnellate di bombe inesplose e pronte a mietere nuove vittime”.
In tutto questo, “lo Stato Italiano continua a supportare militarmente ed economicamente e politicamente Israele, speculando sul genocidio”.
“Non ci sarà mai pace fino a quando ci sarà l’occupazione – concludono – e per questo Ferrara per la Palestina oggi è in piazza, a ricordare i nomi dei 12mila bambini uccisi dallo stato terrorista di Israele dal 9 ottobre 2023 al 25 luglio 2025, simbolicamente stampati su 21 metri di carta. Ma i bambini uccisi ad oggi superano ampiamente i 20mila e non sono destinati a fermarsi. Le mobilitazioni non si fermeranno, finchè la Palestina non sarà libera”.
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