Riva del Po. Un voto differenziato tra bilancio di previsione (astensione) e Documento Unico di Programmazione (contrario), motivato da aperture parziali della maggioranza ma anche da forti criticità sul piano della programmazione delle opere pubbliche. È la posizione espressa da Egle Cenacchi, consigliera comunale di opposizione a Riva del Po, al termine della discussione consiliare sui principali documenti finanziari dell’ente.

“Come ci si aspettava, i nostri emendamenti sono stati tutti respinti – spiega Cenacchi – ma si è aperto uno spiraglio sia per la possibilità di rivedere nei prossimi anni l’aliquota Imu sulle seconde case sfitte, sia per l’istituzione di un fondo di incentivi per le attività produttive”.

Proprio queste aperture hanno portato il gruppo di opposizione a scegliere una posizione non pregiudiziale sul bilancio. “Con il nostro voto di astensione sul bilancio di previsione 2026 abbiamo voluto dare un segnale di fiducia. Tutto ciò che è possibile fare per migliorare le condizioni dei nostri cittadini troverà sempre la nostra disponibilità”.

Diversa invece la valutazione sul Documento Unico di Programmazione 2026-2028, sul quale l’opposizione ha espresso voto contrario. “Abbiamo votato contro il DUP perché lo riteniamo insufficiente – sottolinea Cenacchi – sia rispetto alle azioni inserite in relazione alle promesse elettorali, sia per quanto riguarda il piano triennale dei lavori pubblici”.

Nel mirino della consigliera c’è soprattutto la mancanza di completezza informativa sullo stato delle opere. “È vero che vanno inseriti solo i lavori sopra i 150 mila euro, e per le forniture quelli oltre i 140 mila euro, ma nel piano non c’è traccia di interventi già finanziati o in corso”.

Cenacchi elenca una lunga serie di opere assenti dal programma triennale: “Non risultano i 370 mila euro per la videosorveglianza, i 200 mila euro destinati ai cimiteri, i 165 mila euro già finanziati per la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del campo sportivo di Ro Ferrarese, i 346 mila euro per la ristrutturazione dell’ex biblioteca di Berra, i 150 mila euro per il mezzo d’opera interno destinato allo sfalcio dell’erba, né il Mulino galleggiante che non è ancora stato collaudato”.

Nel documento, secondo l’opposizione, figurano solo due interventi: la ristrutturazione della scuola materna di Cologna per 245.900 euro e la messa in sicurezza del Ponte Palazzone a Ro per 275 mila euro.

“In conclusione – afferma Cenacchi – riteniamo che non riportare nel programma triennale dei lavori pubblici le opere che si stanno realizzando o che sono già state finanziate impedisca ai cittadini e ai consiglieri di avere una visione completa sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nel triennio”.

La consigliera annuncia infine che l’opposizione ha predisposto una tabella di confronto tra le promesse elettorali e il Documento di programmazione 2026-2028, per evidenziare le discrepanze e fornire ai cittadini uno strumento di lettura più chiaro delle scelte amministrative.