Bondeno
20 Dicembre 2025
Celebrazione per i 300 anni dell’organo Traeri con artisti locali e internazionali

Al via la quarta edizione del “Burana festival”

di Redazione | 3 min

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Bondeno. Presentata la quarta edizione del “Burana Festival”, al via domenica 21 dicembre presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore a Burana.

La kermesse metterà insieme musica, memoria e territorio, e andrà a valorizzare l’organo settecentesco che nel 2026 compirà 300 anni. A salutare la rassegna con un incoraggiamento è stato il sindaco, Simone Saletti: «Trovo perfetto che il Burana Festival parta proprio da un appuntamento natalizio: la musica ha un valore universale e suscita emozioni, e con questo inizio in grande stile si avrà l’opportunità di far conoscere l’organo a una grande quantità di persone. Ringrazio la Parrocchia di Burana assieme al parroco don Roberto Sibani, e il Lions Club di Bondeno per l’organizzazione della kermesse».

Il primo appuntamento di domenica sarà alle ore 17.00 con il Gran Concerto di Natale, eseguito dalla Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino assieme all’Accademia Corale “V. Veneziani” di Ferrara, per un’esibizione di oltre ottanta musicisti e coristi.

A curare la direzione artistica della rassegna è il giovane organista Gabriele Martin: «Sono commosso dal positivo riscontro che il Burana Festival ha ottenuto negli anni presso la comunità. Questa quarta edizione è speciale e presenta tante novità: innanzitutto, si comporrà di un mix fra artisti locali e internazionali, fra cui l’organista più importante al mondo, Wofgang Zerer, che si esibirà il 1 febbraio. E poi avremo ad aprile la “biciclettata musicale” per portare i nostri suoni in maniera itinerante, a maggio il concerto in memoria del sisma, e molto altro».

L’organo del 1726 venne realizzato dal maestro Traeri e qualche anno dopo arrivò alla Chiesa di Burana, dove poi è sempre rimasto: congiuntamente al restauro della chiesa successivo al terremoto, anche l’antico strumento musicale ha trovato la possibilità di un completo rinnovamento, curato da Paolo Tollari. «La stampa ha definito Burana “capitale della musica sacra” – ha raccontato il parroco, don Roberto Sibani –: siamo orgogliosi di questo titolo e anzi quest’anno vogliamo spingerci ancora oltre. La musica è infatti un ponte fra le realtà, in grado di azzerare le distanze fra i territori: in parallelo all’inizio del Burana Festival, doneremo 10 chitarre al carcere maschile di Parauapebas (in Brasile, ndr), e quando a luglio andrò in Sudamerica potrò assistere a un gran concerto realizzato dai detenuti. Ringrazio Martin, il Lions Club e l’Amministrazione che quest’anno ci dà ancora più spinta».

Ha invece parlato di emozioni crescenti il presidente del Lions Club, Alessandro Battelli, «perché da artigiano del territorio quale sono ho una profonda ammirazione verso una bottega che tre secoli fa ha saputo realizzare uno strumento di tale magnificenza. Tutti i presidenti del Lions che si sono susseguiti hanno confermato il sostegno al Burana Festival, a partire da Adelmo Guandalini che ne è stato il promotore. La Chiesa di Burana è fra l’altro una delle pochissime che ancora utilizza l’organo durante le funzioni religiose, ed è per noi un ulteriore motivo d’orgoglio».

La quarta edizione della rassegna prevedrà parallelamente anche la realizzazione di un cd musicale, sotto la cura di Gabriele Martin, sostenuto direttamente dal Comune. «Con la collaborazione di don Sibani e del Lions Club stiamo riuscendo a dar vita a progetti importantissimi – ha concluso l’assessore alla Cultura, Francesca Aria Poltronieri –, ma porto anche i saluti dell’Auxing e della Filarmonica di Scortichino che collaboreranno attivamente alla kermesse con maestri e giovani musicisti».

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