Cento
20 Dicembre 2025
Dalla vicenda Ex-Sim Bianca al bilancio comunale 2026-2028, fino alla manovra nazionale: la critica di Marco Mattarelli a una politica giudicata subalterna e priva di coraggio

Cento e l’Italia a fine 2025: “Speculazioni urbanistiche e bilanci senza visione”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Cento. Si chiude anche il 2025, nel segno di una normalità apparente che, secondo Marco Mattarelli, consulente della Consulta civica Cento-Penzale, presidente dell’associazione “Libertà per Cento” e del comitato “Verso Italexit”, maschera un declino profondo e strutturale. Un declino che investe tanto la città di Cento quanto l’Italia nel suo complesso, piegate – afferma – da anni di scelte politiche subalterne agli interessi delle oligarchie finanziarie ed economiche.

Nel mese di dicembre, a livello locale, questa dinamica avrebbe trovato una rappresentazione emblematica con l’approvazione del progetto di speculazione edilizia denominato Ex-Sim Bianca. Si tratta di un’area che, già nel 1998, durante l’Amministrazione guidata dall’allora sindaco Paolo Fava, venne trasformata da zona produttiva a prevalente destinazione residenziale attraverso una variante generale al Piano regolatore, sottoposta a piano particolareggiato. Una decisione che, a distanza di 27 anni, viene definita “sciagurata” e che per Mattarelli avrebbe reso la città ostaggio di un intervento privato giudicato inutile, rischioso e dannoso anche sul piano finanziario, con un valore stimato superiore ai 50 milioni di euro.

Secondo Mattarelli, questo tipo di operazioni è ormai superato dal tempo e non risponde alle reali esigenze della città, segnata da un reddito medio basso – attorno ai 20 mila euro annui – e bisognosa piuttosto di servizi moderni, accessibili, sostenibili e orientati alla qualità della vita, come prerequisito per attrarre nuovi residenti.

Sul fronte dei conti pubblici, la critica si estende al bilancio di previsione 2026-2028, approvato dalla giunta Accorsi con la delibera n. 198 del 2 dicembre 2025. Un documento che, a giudizio dell’autore dell’intervento, ricalca fedelmente lo schema degli anni precedenti: una “liturgia contabile” formale che certifica una realtà finanziaria strutturalmente fragile. Le entrate proprie del Comune – pari a circa 18,3 milioni di euro – derivano in larga parte da Imu (circa 10 milioni), addizionale Irpef (4,5 milioni) e fondo perequativo statale (3,8 milioni), cui si aggiungono oltre 930mila euro provenienti da multe e sanzioni per violazioni del Codice della strada.

A fronte di queste risorse, le uscite correnti si attestano mediamente sui 32 milioni di euro, con un accantonamento al fondo contenzioso superiore al milione. Una sproporzione che, senza trasferimenti statali o regionali, renderebbe impossibile la copertura della spesa. In un contesto nazionale segnato da un debito pubblico superiore ai 3.000 miliardi di euro e da una crescita costante degli interessi passivi – stimati in 92 miliardi nel 2026 e 104 nel 2028 – le prospettive, secondo Mattarelli, sono destinate a farsi sempre più restrittive.

Da qui l’accusa di mancanza di coraggio e visione: nessuna discontinuità, nessuna audacia riformatrice, ma una sostanziale omologazione a modelli ritenuti obsoleti e imposti dai cosiddetti poteri forti.

Il ragionamento si allarga infine al quadro nazionale ed europeo. La manovra finanziaria 2026, definita la più ridotta degli ultimi dodici anni, segna il ritorno a politiche di austerità nel solco dei parametri di Maastricht. Il deficit torna intorno al 3% e il saldo primario diventa positivo, ma – sottolinea Mattarelli – vantarsi di uno spread basso appare fuorviante a fronte di un debito pubblico cresciuto di oltre 1.100 miliardi rispetto al 2011. Senza una moneta sovrana, conclude, non può esistere né libertà né una politica economica realmente indipendente.

Il messaggio finale di Mattarelli è netto: le scelte non sono più rinviabili. Per la città di Cento come per l’Italia, sostiene Mattarelli, è necessario un cambio radicale di rotta, fondato su una politica autorevole, indipendente, visionaria e dotata di leadership, capace di scegliere la libertà.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com