I sindacati di categoria Nursing Up e Nursind esprimono “notevole soddisfazione per il risultato raggiunto con la contrattazione integrativa 2025” nelle due Aziende Sanitarie della provincia di Ferrara. A parlare sono Giovanni Pregnolato e Raffaele Ferioli, che sottolineano come l’accordo rappresenti “un essenziale strumento di valorizzazione per tutti i dipendenti”.

Un risultato non scontato, maturato al termine di mesi complessi, segnati da “lunghi momenti di stagnazione della trattativa” e, secondo i sindacati, da “scarsa disponibilità da parte aziendale”. Nonostante ciò, grazie a “costante impegno e dedizione nonché ad una approfondita conoscenza della materia sindacale”, nelle ultime 48 ore di confronto è stato possibile ottenere un deciso cambio di passo, con un “‘up-grade economico’ in favore dei lavoratori , che non fatichiamo a definire storico”.

Il cuore dell’accordo riguarda i Differenziali Economici di Progressione (Dep). Nursing Up e Nursind rivendicano di aver ottenuto “la finalizzazione della più importante quota mai stanziata a favore dei dipendenti attraverso l’istituto dei Differenziali Economici di Progressione”. I numeri parlano chiaro: “Parliamo di oltre 500.000 euro a fronte dei 200.000 euro della proposta iniziale da parte delle Aziende”.

Una crescita significativa, arrivata nonostante l’isolamento al tavolo negoziale. “Quando tutte le altre sigle sindacali si erano dette soddisfatte di un incremento a 400.000 euro, noi abbiamo continuato una lotta fatta di determinazione e competenza”, spiegano, ricordando di essere stati “lasciati soli dalle altre sigle rappresentative ammesse alla contrattazione”. Una fermezza che potrebbe portare il risultato finale a superare “abbondantemente il 1.000.000,00 di euro totale per le due Aziende Ferraresi”, qualora tutte le richieste vengano accolte.

La scelta di puntare sui Dep non è casuale. “I differenziali economici di progressione (Dep) sono tra i vari istituti quello che decisamente riteniamo vada sempre privilegiato”, spiegano i sindacati, perché riguardano “tutte le figure professionali, sia di ambito sanitario che tecnico e amministrativo”. Inoltre, elemento non secondario, “i Dep sono incrementi salariali pensionabili e permanenti”.

Il via libera definitivo all’accordo è ora legato al parere dell’Aran, richiedto dall’Azienda. Un parere che i sindacati ritengono “fin da ora sarà a noi favorevole” e che potrebbe consentire di aggiungere “ulteriori quasi 200.000 euro sempre spendibili per i Dep”.

Accanto alla soddisfazione per il risultato sconomico, Nursing Up e Nursind non nascondono però forti preoccupazioni per il contesto generale. I lavoratori del Servizio sanitario nazionale, ricordano, operano ogni giorno “in situazioni di scarsità di risorse, drammatiche carenze di organico e nota sempre più dolente, aggressioni criminali quanto immotivate”, rispetto alle quali “ci sentiamo non adeguatamente tutelati dalle istituzioni tutte”.

Nel mirino anche l’organizzazione del sistema sanitario provinciale. I sindacati segnalano “una evidente battuta di arresto subita negli ultimi mesi dal processo di unificazione delle due aziende sanitarie provinciali”, ritenuto essenziale per la razionalizzazione delle cure. Analoga preoccupazione emerge dalla prima analisi della riorganizzazione della Direzione Assistenziale e del Dipartimento Assistenziale Tecnico e Riabilitativo e della Prevenzione: assetti che, “così come pensati nella nuova formulazione, possano non essere all’altezza di garantire l’indispensabile sinergia tra ospedale e territorio”.

In chiusura, Nursing Up e Nursind rivendicano il proprio metodo di lavoro, sottolineando come “l’espletamento del nostro mandato sindacale, mantenendo la presenza attiva in servizio”, rappresenti “il valore aggiunto” che consente una tutela concreta dei professionisti e, al tempo stesso, “la ricerca continua di sinergie con la Direzione Aziendale, al fine di migliorare il più possibile la qualità del servizio erogato al cittadino”.