Economia e Lavoro
20 Dicembre 2025
Presentato il preconsuntivo: risultati solidi, investimenti sul lavoro e appello a un nuovo patto sociale sugli appalti. Il presidente Bertarelli traccia il bilancio di un anno record tra welfare, sostenibilità e aumento della base sociale

Cidas chiude il 2025 in crescita: fatturato oltre gli 85 milioni

di Redazione | 3 min

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In occasione dell’Assemblea dei soci di fine anno, alla presenza di quasi 800 partecipanti di cui più di 400 in presenza e i rimanenti in delega, la cooperativa sociale Cidas ha presentato il preconsuntivo 2025, che prevede un fatturato di oltre 85 milioni di euro. Un risultato che il presidente Daniele Bertarelli ha definito importante, sottolineando anche la significativa crescita della base sociale e gli investimenti nel welfare e nella sostenibilità aziendale, che confermano la cooperativa tra le prime realtà dell’Emilia-Romagna.

Il 2025 è stato un anno di sfide che la cooperativa ha saputo cogliere, investendo attivamente nel welfare e offrendo importanti incentivi ai soci per un valore complessivo di oltre 560 mila euro. Questi impegni e iniziative si riflettono anche nella crescita della base sociale: si è raggiunta infatti, una quota di quasi il 60% di soci sul totale del personale (oltre 2000 tra lavoratrici e lavoratori), a conferma della crescente fiducia nelle scelte strategiche della cooperativa.

Risultati significativi quelli ottenuti da Cidas, come rimarcato dal presidente Daniele Bertarelli, che ha sottolineato come tali traguardi vadano a confermare quelli dello scorso anno, quando la cooperativa aveva registrato il miglior bilancio degli ultimi dieci anni. Un esito, frutto del grande lavoro di ciascuno che, ogni giorno, con professionalità e impegno, contribuisce a rendere Cidas una realtà solida.

Guardando al futuro, Bertarelli ha evidenziato come il nuovo anno si aprirà con importanti temi da affrontare, a partire dal codice degli appalti che, così come è strutturato oggi, non risulta più adeguato alle esigenze del settore. Da qui la necessità, sempre più urgente, di un patto sociale che veda cooperative, organizzazioni di rappresentanza, organizzazioni sindacali e istituzioni sedute allo stesso tavolo per costruire soluzioni condivise che assicurino risorse adeguate, continuità dei servizi e una reale valorizzazione del lavoro. Il Presidente ha poi ricordato la visione di società che caratterizza Cidas, diversa da quella comune, in cui gli utili vengono reinvestiti per il futuro, nella formazione, nelle competenze, nel lavoro e nello sviluppo delle attività.

Infine, il presidente Bertarelli ha voluto porre l’attenzione su uno dei motivi di orgoglio della cooperativa, il progetto “Io Parlo Donna”, nato dalle lavoratrici di Cidas e oggi esempio concreto di come sia possibile intervenire e offrire aiuto di fronte a una grave piaga sociale come la violenza sulle donne. Un impegno che assume un significato ancora più profondo se si considera che oltre l’80% delle persone che operano all’interno di Cidas sono donne, rendendo la cooperativa particolarmente sensibile e attenta a questo tema.

A portare il proprio contributo all’Assemblea sono stati anche Chiara Bertelli, direttrice di Legacoop Estense, Massimo Ascari presidente di Legacoop Sociali Nazionale e Daniele Montroni, presidente Legacoop Emilia-Romagna.

Chiara Bertelli, direttrice di Legacoop Estense, ha portato il proprio saluto sottolineando il ruolo centrale di Cidas sul territorio, sempre partecipe nelle iniziative locali e attenta a innovazioni e proposte volte a migliorare la gestione e le attività della cooperativa e non solo.

Massimo Ascari, presidente di Legacoop Sociali, si è riallacciato a quanto espresso dal Presidente Bertarelli, ribadendo l’impegno di Legacoop Sociali ad agire affinché la questione degli appalti venga affrontata con la dovuta attenzione e il lavoro sociale sia riconosciuto in modo adeguato, garantendo condizioni che permettano agli operatori professionali di svolgere la propria attività con dignità e soddisfazione.

Ultimo tra gli ospiti ad intervenire è stato Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, che ha richiamato l’attenzione sul tema della disuguaglianza sociale, in crescita anche in una regione virtuosa come l’Emilia-Romagna. Montroni ha sottolineato come non sia più possibile continuare a generare lavoro povero, che non consente alle famiglie di sostenere affitti e spese quotidiane. Proprio per questo Alleanza delle Cooperative, insieme ad Anci regionale, ha sottoscritto un protocollo con l’obiettivo di avviare un confronto e un lavoro condiviso sull’economia sociale, mettendo al centro la cura delle persone e ribadendo che il costo del lavoro non può diventare l’elemento determinante di scelte che producono risposte non dignitose per i lavoratori.

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