Al Jazz Club un’esperienza immersiva con il duo “The Hidden Idea”
Nuovo appuntamento domenica 21 dicembre al Jazz Club, sul palco salirà il duo "The Hidden Idea"
Nuovo appuntamento domenica 21 dicembre al Jazz Club, sul palco salirà il duo "The Hidden Idea"
La magia del Natale sale sul grande schermo nel cuore di Ferrara. Sabato 20 e domenica 21 dicembre, la Sala Estense si trasforma in un cinema delle feste per ospitare la Christmas Cine Week
I Good Night Irene tornano “a casa” per il concerto di Natale, che si terrà domenica 21 dicembre al Circolo Arci Bolognesi
È sold out lo spettacolo “Il Babysitter. Quando diventerai piccolo capirai” di Paolo Ruffini si terrà il 9 gennaio alle 21 al Teatro Nuovo Ferrara
Sabato 20 dicembre torna a calcare il palco del Jazz Club Roberto Gatto, batterista di riferimento per energia e sensibilità ritmica
L’associazione Bal’danza Aps organizza domenica 21 dicembre alle 16, nell’Ex Refettorio di San Paolo in via Boccaleone 19, un concerto di canti di Natale dal titolo “I Classici della Tradizione”: l’evento propone una rilettura critica e creativa del repertorio internazionale attraverso gli arrangiamenti originali commissionati ai compositori Giorgio Babbini, Alicia Montorsi Galli e Damiano Drei.
L’appuntamento, realizzato in collaborazione con l’associazione Angelo Mariani di Ravenna, con il patrocinio del Comune di Ferrara e il sostegno di Ferrara Musica, Niagara e Fideuram Private Banker, presenta dal vivo i contenuti del progetto discografico allegato alla rivista Amadeus, affidati all’interpretazione dell’orchestra La Corelli e del coro Kairos Vox.
Il programma di domenica, la cui direzione è affidata alla pregiata bacchetta di Alicia Montorsi Galli, si sviluppa come un’indagine stilistica che trasforma attualizzandole melodie universali: gli interventi di Giorgio Babbini su pietre miliari come Adeste Fideles e Stille Nacht puntano a una valorizzazione delle tessiture orchestrali, mentre la sua versione de In notte placida di François Couperin rispetta l’eleganza barocca arricchendola di una sensibilità strumentale moderna.
Alicia Montorsi Galli firma arrangiamenti caratterizzati da un forte dinamismo, come nel caso di Ding Dong Merrily on High, dove il celebre ritmo di danza cinquecentesco viene esaltato da incastri vocali serrati, e in Joy to the World di Isaac Watts, brano che acquista una nuova ampiezza sonora grazie a una scrittura che ne sottolinea la maestosità celebrativa.
Di segno diverso è il contributo di Damiano Drei, che opera una decontestualizzazione dei temi classici: se in Oh Holy Night di Adolphe Adam l’attenzione è rivolta alla profondità armonica, in Deck the Halls e soprattutto nel conclusivo Good King Wenceslas Go To Cuba la scrittura si apre alla contaminazione, trasfigurando il canto tradizionale in un esercizio di stile che gioca con le ritmiche sincopate e i colori della musica cubana. Il percorso include anche la semplicità melodica di Away in a Manger e la brillantezza di Les anges dans nos campagnes.
L’interpretazione è sostenuta dal rigore tecnico di formazioni di alto profilo professionale: l’Orchestra La Corelli, fondata nel 2010 a Ravenna sotto la direzione di Jacopo Rivani, è oggi una realtà di rilievo internazionale che collabora stabilmente con i principali teatri di tradizione italiani, dal Regio di Parma all’Alighieri di Ravenna, ed è reduce dal recente debutto alla Royal Opera House di Muscat in Oman con La Fille du Régiment.
Accanto alla compagine strumentale, il coro Kairos Vox, diretto da Alberto Pelosin e attivo dal 2015, rappresenta una delle voci più autorevoli del panorama corale veneto, già vincitore del Gran Premio al Festival della Coralità Veneta e specializzato in un repertorio che spazia dalla polifonia rinascimentale alle prime esecuzioni assolute di musica contemporanea, vantando collaborazioni con direttori come Filippo Maria Bressan e orchestre quali la Filarmonia Veneta.
La direzione dell’evento è affidata ad Alicia Montorsi Galli, figura poliedrica formatasi al Conservatorio di Bologna, nota per la sua attività con l’Orchestra Senzaspine e i Berliner Symphoniker e per il suo lavoro nella composizione di colonne sonore premiate alla mostra del Cinema di Venezia. Il percorso musicale, che attraversa secoli di storia dai corali di George Ratcliffe Woodward fino ai classici americani di James Lord Pierpont, offre così una prospettiva che unisce la ricerca musicologica alla piacevolezza dell’ascolto, rendendo omaggio alla tradizione senza rinunciare alla sperimentazione.
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