di F. Braida
Esce oggi con il manifesto “La fine del mondo”: 72 pagine esclusivamente di fumetti (Gipi, Zerocalcare, Blu, Eliana Albertini, Bruno Bozzetto e molti altri). Cura e progetto sono di Maicol & Mirco al quale si deve il merito di aver riportato in edicola uno spazio pensato solo per i fumetti. Il contenitore materiale è “il manifesto”, quotidiano sul quale da alcuni anni Maicol pubblica ogni giorno lo “scarabocchio” della copertina.
Vediamo allora alcuni dei fumetti presenti: “Moab” di Gipi ci porta in mezzo a una guerra tra il genere umano e “mostri” non meglio definiti. Al di là del contesto di guerra nella seconda parte diventa centrale la spettacolarizzazione della morte: “pronta la uno”, dice da uno studio un tecnico che segue la battaglia in diretta, al fine di non perdere l’attimo decisivo della morte di uno dei soldati.
Shintaro Kago descrive un normale giorno di lavoro di una ragazza, alle prese con la consegna imminente di una pratica. Inchiodata senza pause al computer, i tasti le si incollano ai polpastrelli e dalla tastiera cominciano a uscire mani, pezzi di corpo, occhi. Un incubo, letteralmente.
Alice Socal racconta invece la propria vita di coppia (con bimbi) a Berlino, ma la storia d’amore non è andata benissimo eppure il titolo (“Potrebbe andare peggio”) allude forse a un cauto ottimismo.
Nella “Locanda” di Zuzu scopriamo che uno scarafaggio, di nome Sergio, ha un ruolo decisivo nella vita dell’autrice (notevole l’inserzione poetica, con un testo di Gialal al-Din Rumi, da cui è preso il titolo del fumetto).
Riassumere tutti i testi non è possibile: citiamo allora almeno l’ultima tavola, quella di Blu. Macchina, fabbriche, campagna, allevamenti e disboscamento stanno come in una successione di fotogrammi dall’alto verso il basso e in primo piano c’è la distruzione dell’ambiente. Il titolo: “Ultima spiaggia”.
13 lavori di 13 disegnatori diversi: qui troviamo solo la prima puntata di storie, il cui sviluppo leggeremo in gennaio nel nuovo numero della rivista, il numero 1. Sempre a 4 euro, in allegato al «manifesto» (in vendita alla cifra per nulla di mercato di 1 euro).
In chiusura vogliamo segnalare la tavola di Gipi presente in copertina: un soldato.
Il titolo apocalittico della rivista e la guerra in primo piano ci sembrano il segnale lampante che parliamo di fumetti, ma che solo disegnini proprio non sono.
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