Le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti scenderanno in piazza per la vertenza Amsef.
Il presidio è in programma venerdì 19 dicembre alle ore 14.30 in piazza Municipale, poco prima della seduta del Consiglio Comunale in cui verrà discussa la questione della società partecipata di proprietà della holding comunale Ferrara Tua, specializzata nei servizi funebri, al centro di un processo di dismissione.
La vicenda è già stata affrontata mercoledì (17 dicembre) durante la commissione consiliare di controllo con l’assessore Matteo Fornasini che ha spiegato i motivi che hanno spinto l’amministrazione ad aprire la procedura per la cessione della partecipata. Potenziale acquirente sembrerebbe essere il colosso Hofi.
Alla mobilitazione saranno presenti le rsu aziendali, i lavoratori e le lavoratrici della partecipata comunale.
Lo scorso 10 dicembre, le tre sigle sindacali avevano incontrato Ferrara Tua. Un incontro da cui non erano usciti soddisfatti. Un’insoddisfazione che prosegue con “profonda indignazione e sconcerto di fronte al rifiuto categorico opposto opposto dai vertici di Ferrara Tua e dall’assessorato al Bilancio di partecipare al tavolo di raffreddamento e conciliazione richiesto in Prefettura a Ferrara” fanno sapere i sindacati. “È un fatto di una gravità inaudita” proseguono. “L’amministrazione comunale e la propria holding decidono deliberatamente di comunicare un rinvio strategico con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, negando la disponibilità persino di fronte alla convocazione della Prefettura, massima autorità governativa sul territorio” evidenziano.
“La posizione espressa – aggiungono – è un insulto alla democrazia e alle corrette relazioni sindacali, la disponibilità a un incontro viene rimandata a dopo l’approvazione della delibera in Consiglio Comunale. Un incontro ‘a babbo morto’. Incontrare il sindacato a delibera già approvata non è un atto di dialogo, ma una farsa istituzionale. Una volta che il Consiglio Comunale avrà votato la vendita di Amsef, i margini di manovra saranno azzerati, le clausole blindate e il destino dei lavoratori consegnato al mercato senza alcuna garanzia reale”.
I sindacati domandano: “Perché questa fuga? Cosa teme l’amministrazione? Se, come dichiarato, l’operazione non avrà ricadute negative, perché rifiutare di mettere nero su bianco le tutele occupazionali e contrattuali prima che l’atto diventi irreversibile? Il forte sospetto è che si voglia solo privatizzare gli utili e ignorare il lavoro. Vogliamo precisare in risposta alla grottesca analisi dell’assessore Fornasini che l’andamento delle cremazioni non c’entra assolutamente nulla con il numero di funerali, anzi. I funerali vengono fatti a prescindere, che si cremi o meno la salma del defunto. Inoltre la parte che gestisce le cremazioni resta in capo a Ferrara Tua e non ad Amsef e dunque non direttamente ricollegabile agli introiti dell’azienda funebre municipalizzata”.
“Amsef – sottolineano Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti – è un’azienda sana, costantemente in attivo, che gestisce un servizio delicatissimo ed etico per la comunità. Procedere alla vendita senza un piano sociale condiviso è una scelta puramente ideologica e contabile, che calpesta il valore umano e professionale di chi opera nel servizio”.
La mobilitazione quindi continua: “Le organizzazioni sindacali non accettano che il futuro delle famiglie sia trattato come una pratica burocratica da sbrigare nel segreto delle stanze. In assenza di una convocazione immediata e preventiva al voto in Consiglio, il sindacato attiverà ogni forma di mobilitazione e protesta per informare la cittadinanza. Interpellerà direttamente ogni singolo consigliere comunale, richiamandolo alla responsabilità politica e sociale di votare un provvedimento che nega il confronto con i lavoratori. Metterà in atto tutte le azioni di lotta necessarie a difesa del perimetro pubblico e della dignità contrattuale. Il tempo del silenzio è finito. Il lavoro e i diritti non sono merce di scambio“.
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