Eventi e cultura
19 Dicembre 2025
Sabato 20 dicembre nei locali di via Fausto Beretta 23 anteprima del libro. Con l’autore ne parleranno Raffaele Atti, Giuseppe Zuccatelli, Paola Zanardi e Lidia Spano. Letture di Gian Antonio Martinoni

Gaetano Sateriale all’Ego’ Lounge con il suo “Verso il ‘68”

di Redazione | 2 min

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Il 20 dicembre sarà un sabato d’eccezione all’Ego Lounge di Fausto Beretta. Infatti nell’ambito dell’oramai consolidata rassegna letteraria “Racconti sotto l’ulivo” organizzata in collaborazione con il Consorzio Eventi Editoriali, alle 17 sarà presente Gaetano Sateriale con l’anteprima del suo ultimo libro “Verso il ‘68” edito da La Carmelina di Ferrara.

Il nostro noto concittadino parlerà della sua ultima fatica letteraria con altri ospiti d’eccezione: Raffaele Atti, Lidia Spano, Paola Zanardi e Giuseppe Zuccatelli. Mentre le letture di alcuni brani saranno a cura dell’attore ferrarese Gian Antonio Martinoni.

Nell’introduzione Sateriale si rivolge ancora ai propri nipoti Agata e Piero, come aveva fatto per il libro precedente “Piazza Ariostea”, per narrare quello che venne dopo la sua vita nella iconica piazza: “Cari Agata e Pietro, continuo qui il racconto di quando ero bambino e poi un po’ più grande e poi un ragazzo che si credeva già adulto. Io ci ho preso gusto a frugare nella mia memoria, spero che anche a voi piacerà sfogliare i nuovi ricordi del nonno. Questa volta non c’è da descrivere un solo “ombelico del mondo”, come era stata per me piazza Ariostea. Piuttosto l’esplorazione di un mondo largo e sconosciuto”-

E narra della sua vita tra traslochi ferraresi ed estati al Lido degli Estensi. Ma racconta soprattutto di come allora diventò grande in fretta passando dai giochi nella piazza alle manifestazioni arrabbiate nelle strade di Ferrara, davanti alle scuole e alle fabbriche: insomma racconta il suo ingresso nel ’68 e quello che significò per la sua generazione. Un generazione che Sateriale cerca di spiegare ai suoi nipoti per renderla più chiara anche a se stesso. Come scrive nell’epilogo quel periodo fu un momento di rifiuto del passato e dei suoi rappresentanti, per una società che doveva includere tutti e che doveva dare a tutti le possibilità di esserci. Poi ci fu anche altro, ma ci fu anche il superamento dello spontaneismo “E così abbiamo imparato un nuovo mestiere e lo spontaneismo del ’68 ce lo siamo lasciati (finalmente) alle spalle”.

E infine nel racconto spunta sempre il gatto Paco, ma di lui parlerà dettagliatamente Sateriale nell’incontro di sabato.

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