Economia e Lavoro
18 Dicembre 2025
Anche l'associazione di categoria ferrarese contro le proposte sulla politica agricola del settennato 2028-2034 della Commissione europea: "L’UE non deve disinvestire dal settore primario"

Anche Confagricoltura Ferrara a Bruxelles: “Ci uniamo al coro di protesta del 18 dicembre”

di Redazione | 2 min

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Allarme lavoro. La metà dei laureati e dei diplomati è “introvabile”

La metà dei laureati e dei diplomati negli istituti tecnici superiori che le imprese ferraresi hanno cercato nel 2025 sono considerati “introvabili”. È l'allarme che emerge da una recente indagine della Camera di commercio e che riguarda anche le imprese ravennati. Lo dimostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro

Viene già definita come la più grande manifestazione delle organizzazioni agricole dopo oltre un decennio quella programmata il 18 dicembre a Bruxelles, un corteo di forte protesta a difesa dell’agricoltura europea al quale prenderà parte anche una delegazione di Confagricoltura Ferrara capitanata dal presidente Francesco Manca.

“Non vogliamo che l’Ue disinvesta dal settore primario – fa notare Confagricoltura Ferrara, riportando le istanze della sede nazionale –. Si, invece, a una politica agricola unitaria, a una visione di crescita e sviluppo adatta alle necessità dei nostri tempi e alla situazione geopolitica internazionale; un sì a meno burocrazia, a più incentivi in grado di garantire la produttività, la competitività e l’innovazione, oltre ad un occhio di riguardo al futuro dei giovani agricoltori”.

Nel mirino i contenuti della politica agricola comunitaria 2028-2034 abbozzati come proposta sul documento programmatico della Commissione UE, che prevedono tagli effettivi di spesa ben superiore alla percentuale nominale del 20% rispetto al settennato in corso, per non parlare delle tutele, ritenute inefficaci, a salvaguardia del prodotto comunitario rispetto a quelli provenienti dai Paesi extra-Ue, laddove gli standard sulla sicurezza alimentare risultano oggettivamente meno rigidi al cospetto europeo.

“Le istituzioni europee dovranno rispondere a queste richieste – s’inneggia nel materiale documentativo preparato dal coordinamento sindacale europeo –: tutto il resto sarà considerato mero fumo e specchi. Dai campi alle strade, agricoltori e agro cooperative di tutta Europa faranno sentire la loro voce”.

Le stime ipotizzano la partecipazione di oltre 10 mila persone, delegati e appartenenti a oltre quaranta organizzazioni dei 27 Stati Ue, guidate dal Copa (presieduto dal Presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti) e dal Cogeca, le associazioni europee di agricoltori e cooperative agricole.

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