Codigoro
17 Dicembre 2025
Consegnati in Consiglio comunale gli assegni al Patriarcato di Gerusalemme ed Emergency: “La solidarietà è una responsabilità morale e civile”

Codigoro dona 40mila euro a Gaza: dalla Fiera di Santa Croce un messaggio di pace

di Redazione | 4 min

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Codigoro. Ieri mattina (16 dicembre), nella Sala del Consiglio Comunale, si è svolta una toccante e partecipata cerimonia istituzionale, finalizzata alla consegna degli assegni simbolici relativi agli incassi delle tombole della 354ª Fiera di Santa Croce, destinati alla popolazione di Gaza. Un gesto concreto di solidarietà che si è tradotto in 40mila euro complessivi, suddivisi equamente tra il Patriarcato di Gerusalemme ed Emergency. L’iniziativa, voluta dalla sindaca Sabina Alice Zanardi, in un momento particolare, quello che precede le festività natalizie, ha visto la partecipazione delle Autorità Civili e Militari e dei rappresentanti delle associazioni di volontariato operative sul territorio.

L’evento ha testimoniato come una comunità possa trasformare una festa patronale in un atto di responsabilità morale e civile.

“Durante l’inaugurazione della Fiera avevamo preso un impegno chiaro – ha ricordato la sindaca nel suo intervento – destinare il ricavato netto delle tombole alla popolazione di Gaza, stremata da una guerra che strappa vite, sogni e futuro. Oggi manteniamo quella promessa. Codigoro non vuole restare spettatrice distante di fronte al dolore del mondo, ma porsi come una mano tesa, una presenza viva, una voce che non tace. Siamo vicini a Gaza, a chi soffre. La pace si plasma e cresce con il coraggio di crederci e con l’amore di costruirla tutti assieme e la solidarietà è il più grande investimento che possiamo fare per il futuro”.

Il riferimento alla piccola Hind Rajab, simbolo innocente di una tragedia più grande, ha attraversato la sala come un monito, per far sì che il suo nome possa continuare a risuonare, senza che nessuno più resti in silenzio quando un bambino chiede aiuto.

Coinvolgente il videomessaggio inviato da Gerusalemme dal cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino, il quale ha ringraziato la sindaca per la vicinanza costante alla popolazione di Gaza. “Viviamo un tempo di tregua che non è pace. La gente fatica ancora a procurarsi il cibo, l’assistenza medica è in grave difficoltà, le scuole sono in gran parte andate distrutte. Si vive nelle tende, – ha sottolineato Pizzaballa -; la pioggia è una benedizione per questa terra, ma è arrivata ora in un momento in cui gran parte della popolazione ha perso la casa e vive all’aperto in condizioni di estremo disagio. Anche in Cisgiordania la violenza e l’odio continuano a colpire la popolazione più fragile, con le aggressioni continue dei coloni, raccolti distrutti, automobili distrutte e permessi per la popolazione, in gran parte contadina, negati”.

Parole forti, attraversate dalla speranza: “Dove c’è chi dona qualcosa di sé per amore, l’umanità è salva. La vita è un dono – ha aggiunto il patriarca Latino – e senza dono la vita si blocca. E’ sinonimo di amore e dove c’è qualcuno che per amore dona qualcosa di sè l’Umanità è salva. Grazie a voi per salvare l’Umanità. Dove resta accesa  questa luce sulla verità che deve essere detta, sulla giusitzia che deve essere chiesta, ma anche sull’Amore che deve diventare la nostra Prima testimonianza, l’Umanità è salva”.

Ha poi preso la parola Patrizio Bianchi, titolare della Cattedra Unesco dell’Università di Ferrara ed ex ministro dell’Istruzione, il quale ha definito l’iniziativa “un esempio alto di cittadinanza”. La pace si costruisce partendo dal dono. “La nostra Costituzione parla di solidarietà come dovere inderogabile. Con questo gesto Codigoro diventa davvero una città del dono, una bandiera da esporre con orgoglio” ha rimarcato Bianchi, ricordando come, nel mondo, siano attivi decine di conflitti, 27 solo in Africa. “Essere vicini a chi soffre – ha chiuso Patrizio Bianchi – è una responsabilità che riguarda tutti”.

Nel ricordo di Gino Strada, “nostro mentore”, Antonella Strammiello, ha portato la voce del Gruppo Emergency di Ferrara. “La campagna Questo Comune R1PUD1A la guerra non è scontata: scuote le coscienze. La guerra non finisce con un accordo, lascia macerie, malattie e carestia. Noi continueremo ad esserci. Ci aggrappiamo a quella mano tesa, alla quale hanno fatto riferimento la Sindaca, il cardinal Pizzaballa e il professor Bianchi e con quella mano riusciremo ad aiutare persone che stanno attraversando momenti tragici della loro esistenza, con difficili prospettive di miglioramento. Quando incontriamo comunità come Codigoro, ci sentiamo meno soli e per questo vi ringraziamo infinitamente”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna ufficiale degli assegni simbolici, un gesto semplice, ma incisivo al contempo, che unisce una cittadinanza intera nel nome della solidarietà, della pace e della dignità umana.

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