Chiarire le azioni di prevenzione e diagnosi dello Spettro dei Disturbi Feto Alcolici. Paolo Calvano (Pd) con un’interpellanza chiede quale sia il quadro del Fasd (Spettro dei Disturbi Feto Alcolici) in Regione e quali azioni di prevenzione, formazione, diagnosi e presa in carico sociale e sanitaria siano state attivate o siano in programma, anche in collaborazione con l’associazionismo di settore.
“Il disturbo dello Spettro dei Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorders, Fasd) è un disturbo del neurosviluppo che racchiude una vasta gamma di anomalie fisiche e neurocomportamentali che possono manifestarsi nei bambini esposti all’alcol durante la gravidanza fra cui la forma più grave Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, Fas), caratterizzata da malformazioni facciali, microcefalia, deficit di crescita e ritardi neuro psicomotori”, spiega il consigliere.
Il capogruppo del Partito democratico sottolinea che in Italia si stima che 2.500 bambini ogni anno nascano con Fasd, ma che il dato sia sottostimato. Infatti, nelle linee guida italiane recentemente pubblicate si afferma che la stima annuale, basata su una ricerca eseguita in Lazio, potrebbe ammontare a 18mila bambini.
“Gli interventi che necessita un soggetto con Fasd sono molteplici e richiedono una presa in carico multidisciplinare e coordinata, che coinvolge tutti gli aspetti della vita, da quelli sanitari e psicologici a quelli educativi, scolastici e lavorativi – evidenzia il consigliere -. Risulta, pertanto, fondamentale costruire alleanze significative fra persone con Fasd, le loro famiglie, esperti del settore, legislatori, altri partner e membri della comunità per aumentare la consapevolezza, ampliare la ricerca e offrire servizi adeguati”.
Calvano ricorda che l’informazione sul rischio del consumo di alcol in gravidanza rientra nelle azioni del Piano Regionale della Prevenzione 2020-25 dell’Emilia-Romagna e si sostanzia sia nei materiali informativi rivolti alle gestanti, sia nella formazione rivolta ai sanitari. Inoltre, spiega il consigliere “alcune Asl dell’Emilia-Romagna stanno sperimentando protocolli per l’identificazione precoce di bambini con sospetto Fasd in età prescolare, con l’intento di definire un protocollo condiviso per la diagnosi precoce e la presa in carico multidisciplinare”. Alla luce di quanto descritto, Calvano interpella l’esecutivo regionale per conoscere quale sia il quadro del Fasd in Regione.
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