di Asia Bertarelli
La seconda edizione del festival nazionale dei Presepi Viventi, l’evento culturale e artistico che, dopo l’ampio successo dello scorso anno, si conferma oggi come una delle più importanti celebrazioni nazionali della tradizione natalizia ucraina in Italia, è stata presentata nella sala Arengo della residenza municipale di Ferrara.
Il festival, patrocinato dal Comune di Ferrara e dall’Esarcato Apostolico Ucraino in Italia, è in programma sabato 3 gennaio e richiamerà a Ferrara circa 1.500 persone e oltre 15 comunità ucraine da tutta Italia. L’evento vedrà l’arrivo di cori, artisti e delegazioni che porteranno un ricco contributo di folklore, canti, costumi e festività (in Sala Estense le esibizioni finali). Il tema della nuova edizione è “Insieme siamo Famiglia”, un messaggio universale che richiama unione, accoglienza e comunità.
La comunità ucraina di Ferrara presenterà “La luce che ritorna”, uno spettacolo teatrale della durata di circa 16 minuti, strutturato in un prologo narrativo, quattro scene principali e una scena finale, che racconta il Natale come un cammino che attraversa il tempo: dal bene umano, presente da sempre, alla nascita di Gesù come suo compimento. In scena si muoveranno oltre 24 interpreti. La messa in scena è accompagnata da una scenografia video proiettata sul fondale, parte viva della narrazione. Le immagini nascono da disegni realizzati da Lyudmyla Horbachyk, che ne ha tracciato i contorni e le linee illustrative. Questi disegni sono stati colorati dai bambini, trasformandosi in un’opera collettiva
L’evento è organizzato sotto la direzione di don Vasyl Verbitskyy, pastore della comunità ucraina di Ferrara e Rovigo, in collaborazione con il Centro Creativo “Luce da Luce” di Ferrara-Barco. La direzione artistica, la messa in scena e la regia tecnica sono a cura dell’associazione Ethika Ets.
“Il presepe – ha affermato nel corso dell’incontro di presentazione l’assessore comunale Marco Gulinelli – rappresenta la tutela dei valori che sono il fondamento stesso delle nostre comunità: penso al valore della famiglia, dell’accoglienza, della dignità e, in modo cruciale, della speranza, specialmente nei momenti bui. In un contesto in cui i valori sembrano andare alla deriva e le ideologie prendono il sopravvento, presentare questo festival non è un gesto puramente folcloristico. La storia, infatti, non è fatta solo di conflitti, ma anche di radici culturali e spirituali fondamentali. Il presepe parla un linguaggio universale: quello della fragilità, della resistenza e della vita che resiste”.
Alla presentazione hanno partecipato anche don Vasyl Verbitskyy, pastore della Comunità Ucraina di Ferrara-Rovigo e rappresentante dell’Esarcato Apostolico di Kiev per il Nord Italia, Liudmyla Horbachyk, artista autrice delle scenografie, Alina Kravchyk, direttrice del centro creativo Luce da Luce, Anna Mykhnyuk presidente di Ethika Ets, autrice della sceneggiatura e regia del gruppo “Luce da Luce” che si esibirà in testa all’evento e Luca Quaiotti, project manager e direttore creativo di Ethika Ets.
Le origini del Presepe Vivente
Il Presepe Vivente ucraino, chiamato Vertep, affonda le sue origini nel XVII secolo. Si tratta di una tradizione che unisce teatro popolare itinerante, canti tradizionali, costumi rituali, spiritualità comunitaria, musica e rappresentazione sacra.
Il Vertep non è solo un atto scenico, ma un rito identitario, simbolo di famiglia, memoria e unità. Il Festival di Ferrara contribuisce oggi a far rivivere questa tradizione, portata avanti con grande dedizione dalle comunità ucraine presenti in Italia.
Il programma
La giornata del 3 gennaio avrà inizio alle ore 12 con la solenne liturgia divina che si terrà presso la chiesa S. Giovanni in via Montebello a Ferrara. La celebrazione sarà presieduta da GianCarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio.
Successivamente, alle ore 13.15, il programma proseguirà con un pranzo comunitario nei locali adiacenti alla Chiesa. Sarà un momento conviviale e di condivisione, aperto non solo alle comunità ucraine partecipanti, ma anche alle loro famiglie e a tutti gli ospiti.
Nel pomeriggio, alle ore 15, prenderà il via la suggestiva camminata e canti natalizi verso la Sala Estense. Prima del grande spettacolo finale ci sarà uno spettacolo di trampoli davanti al Duomo.
La conclusione della manifestazione avverrà alle ore 15.30 con il recital in Sala Estense, che vedrà la partecipazione di oltre 15 comunità ucraine giunte per l’occasione da diverse regioni d’Italia.
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