Comacchio. La valorizzazione della memoria culturale e del dialetto incontra la formazione musicale e si traduce in un gesto concreto di inclusione. È questo il cuore di Radici Sonore, il progetto promosso dal Comune di Comacchio, Civica Scuola di Musica di Comacchio e sviluppato insieme alle associazioni Al Batal, Famia ad Magnavacca e TemperaMenti, da anni impegnate nella tutela e nella trasmissione delle tradizioni locali del territorio comacchiese.

Radici Sonore nasce come un percorso corale che coinvolge scuole, insegnanti e comunità, con l’obiettivo di riscoprire e far vivere la ricchezza culturale del territorio di Comacchio attraverso il canto, il racconto e l’ascolto attivo. Un lavoro che intreccia memoria e futuro, che restituisce al dialetto e alle narrazioni locali un ruolo vivo e condiviso.

Durante questo cammino, le associazioni hanno riconosciuto nel linguaggio musicale non solo uno strumento artistico, ma un mezzo educativo capace di includere, unire e generare comunità. La musica come luogo di incontro, di crescita, di dialogo tra generazioni.

Per questo, consapevoli dell’importanza di garantire l’accesso alla formazione musicale a tutti, le associazioni Al Batal e Famia ad Magnavacca hanno deciso di sostenere due borse di studio per l’anno scolastico in corso presso la Civica Scuola di Musica di Comacchio, in favore di studenti o famiglie che, per ragioni economiche o situazioni personali, potrebbero incontrare difficoltà nel proseguire il percorso di studio.

Un gesto che racconta una scelta precisa: fare della cultura uno strumento di coesione e non di esclusione.

“Questo progetto ci ha permesso di vedere con chiarezza quanto la musica sia un bene comune”, dichiarano i rappresentanti delle associazioni. “Così come il dialetto custodisce la nostra storia, la scuola di musica custodisce il nostro futuro. Era naturale unire le forze. Una comunità cresce quando rende la bellezza accessibile”.

“Ringraziamo profondamente le associazioni Al Batal e Famia ad Magnavacca per questa scelta che va oltre la donazione”, afferma Giorgio Borgatti, direttore della Civica Scuola di Musica di Comacchio. “Significa progettare e costruire insieme ponti culturali e sociali. Significa credere che la musica non sia un privilegio, ma un bene comune capace di unire la comunità e farla crescere. Quando le realtà del territorio si riconoscono nel valore educativo della musica, si crea futuro”.

È già possibile presentare la candidatura per accedere alla borsa di studio direttamente dal sito della scuola: www.scuoladimusicacomacchio.it nella sezione dedicata “Borse di Studio – Radici Sonore”.