Politica
16 Dicembre 2025
"Le opere preliminari non saranno terminate prima del 30 giugno 2026", mentre la conclusione definitiva del progetto è stata prorogata al 31 agosto 2026

Geotermia ferma, cittadini esposti ad aumenti del prezzo del gas

di Redazione | 3 min

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di Emanuele Gessi

Stop alla geotermia di Casaglia per almeno 15 mesi e timori su tariffe, emissioni e sicurezza del servizio. È quanto emerge da una interrogazione presentata da Partito Democratico, Civica Anselmo, Movimento 5 Stelle e La Comune, che chiedono chiarimenti alla Giunta comunale sullo stato dei lavori di potenziamento del sistema di teleriscaldamento di Ferrara gestito da Hera.

Nel documento si ricorda che il teleriscaldamento ferrarese è “un unicum a livello italiano ed europeo”, basato su un mix energetico che vede la geotermia coprire circa il 45% della produzione di calore. Proprio per rafforzare questa componente, Hera Group Spa, insieme a Enel Green Power, ha avviato nel 2025 un progetto finanziato dal Pnrr che prevede “il raddoppio della potenza geotermica con la perforazione di due nuovi pozzi”.

Secondo i consiglieri firmatari, però, i lavori starebbero accumulando forti ritardi. “Le opere preliminari non saranno terminate prima del 30 giugno 2026”, mentre la conclusione definitiva del progetto è stata prorogata al 31 agosto 2026. Ma il punto più critico riguarda una scelta progettuale che avrebbe comportato la sospensione totale dell’attività geotermica.

“Per scelte progettuali non dichiarate all’inizio dei lavori, non è stata prevista l’installazione di nuovi scambiatori in parallelo a quelli esistenti, ma la loro integrale sostituzione”, si legge nell’interrogazione. Una decisione che avrebbe come effetto la fermata della geotermia “dal marzo 2025 e per tutto l’inverno e la primavera/estate del prossimo anno termico””.

In assenza del contributo geotermico, la produzione di calore sarebbe affidata quasi esclusivamente a termovalorizzatore e centrali a gas. Una situazione che, secondo i gruppi consiliari, comporta “un aumento delle emissioni di CO₂ nel periodo invernale” e “un rischio sulla tenuta delle riserve di calore in caso di bruschi cali di temperatura”.

Non solo ambiente e sicurezza del servizio, ma anche tariffe. Hera beneficia infatti di un’agevolazione fiscale legata all’uso della geotermia, che dovrebbe tradursi in uno sconto in bolletta per gli utenti. “In assenza di energia geotermica, tale sconto potrebbe non essere trasferito sulle tariffe”, avvertono i consiglieri.

A questo si aggiunge il tema del sistema tariffario transitorio Arera, che tutela i prezzi solo entro una soglia massima. “Senza la geotermia, gli utenti ferraresi non sarebbero adeguatamente protetti in caso di aumenti del prezzo del gas”, dal momento che una parte rilevante del calore verrebbe prodotta da impianti esclusi dal regime regolato.

Da qui le richieste rivolte alla Giunta: chiarire se il Comune fosse informato della lunga sospensione della geotermia, aprire “un tavolo negoziale con Hera per garantire il mantenimento delle tariffe tutelate, dello sconto fiscale e del Cap anche sulla quota di gas” e convocare i dirigenti del teleriscaldamento in audizione in Commissione ambiente per “una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle scelte progettuali adottate”.

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